I giardini Landriana e i Giardini Caetani di Ninfa
Nel 1956 il Marchese Gallarati-Scotti e sua moglie, Lavinia Taverna, acquistarono una grande tenuta sul litorale laziale di Ardea. Il Giardino della Landriana nacque quasi per caso: l'intenzione originale fu quella di piantare degli alberi, soprattutto pini ed eucalipti, per fare un po' di ombra al casale e per frenare i venti che, fortissimi, soffiavano dal mare che distava solo quattro chilometri.
Il Giardino della Landriana
A partire dal 1967, con l’aiuto del Conte Donato Sanminiatelli, amico di famiglia e amante dei giardini, e Russell Page, il famoso architetto paesaggista inglese, il parco fu trasformato nel celebre Giardino della Landriana. I giardini si estendono per 10 ha, divisi in “stanze”ognuna con una particolare caratteristica botanica che la rende unica come la valle delle rose antiche con il lago, il giardino degli aranci, il viale bianco, il giardino degli ulivi, il prato blu, la vasca spagnola.
I Giardini di Ninfa
Dopo pranzo ci si sposterà ai celebri Giardini di Ninfa, antica città medievale, descritta da Gregorovius come la "Pompei del Medioevo", è un luogo ricco di storia e fascino. Nel XII sec. fu feudo dei Frangipane e, a seguito dalla calata in Italia delle truppe del Barbarossa, venne interamente distrutta. Nel 1298 fu acquistata per 200 mila fiorini d'oro da Pietro Caetani. Dopo la malaria e la peste del 1680 fu abbandonata dagli ultimi abitanti. Le sue pittoresche rovine presentano le mura della città, il castello, affascinanti resti di case sommerse dalla vegetazione e una chiesa romanica.Nel XVI sec. il card. Nicolò III Caetani, amante della botanica, vi creò il giardino delle delizie, un hortus conclusus, progettato da Francesco da Volterra. Il fascino delle sue rovine attirò molti viaggiatori che percorrevano l’Italia riscoprendo l’antico. Per Gregorovius era un luogo spettrale, magico e incancellabile dalla memoria. Alla fine dell’800 Ada Bootle Wilbraham con i suoi due figli, Gelasio e Roffredo Caetani, vi crearono un giardino romantico all’inglese. Poi Lelia, figlia di Roffredo, donna sensibile e delicata, curò in seguito il giardino come fosse un grande quadro. La visita ci condurrà tra le rovine dell’antica città medievale dove, tra ruscelli e specchi d’acqua, incontreremo un’infinità di piante. Il fascino della natura in uno scenario romantico che dipinge uno tra i giardini più celebrati d’Italia.