Giornata contro l’omo-transfobia al Teatro Biblioteca Quarticciolo
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo il 17 maggio, per la Giornata contro l’omo-transfobia, propone due spettacoli, alle ore 10.30 Fa’afafine_Mi chiamo Alex e sono un dinosauro di Giuliano Scarpinato e alle ore 21.00 Il Sogno e l’utopia_Biografia di una generazione di e con Porpora Marcasciano) e alle ore 18.30 un incontro di approfondimento a cura di Antonio Audino. La giornata è organizzata in collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
ore 10.30. Fa’afafine_Mi chiamo Alex e sono un dinosauro di Giuliano Scarpinato. Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. La sua stanza è un mondo senza confini che la geografia possa definire: ci sono il mare e le montagne, il sole e la luna, i pesci e gli uccelli, tutto insieme. Il suo letto è una zattera o un aereo, un castello o una navicella spaziale.
ore 21.00. Il sogno e l’utopia_Biografia di una generazione di e con Porpora Marcasciano, attivista storica del movimento LGBT, sociologa e Presidente Onoraria del MIT – Movimento Identità Transessuale Onlus di Bologna. Partendo dal suo storico testo di riferimento per il mondo lgbt AntoloGaia (riedito da Alegre nel 2015), avvalendosi di parola, immagine e della sua corrosiva ironia ci racconta attraverso episodi autobiografici, testimonianze e rari materiali audiovisivi d’archivio l’emersione del mondo omosessuale e delle soggettività trans all’interno dei movimenti giovanili degli anni ’70. Dalla gioia del “prendersi tutto e subito” alla triste realtà degli anni successivi, quando Aids, eroina e repressione segnarono l’inizio del grande riflusso. Una narrazione ironica e toccante che accompagna lo spettatore in un viaggio della memoria in cui ciascuno può riconoscere anche la propria storia da una posizione sorprendente e inaspettata.
Info e prenotazioni
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