Giardini della Filarmonica: inaugurazione con omaggio all'India
Si inaugurano martedì 28 giugno I Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana. La festa si apre con un omaggio all’India: arte, musica, fotografia, le pratiche ascetiche e meditative di millenaria tradizione di questo paese asiatico, fanno per la prima volta ingresso nel Festival della Filarmonica.
Il primo appuntamento indiano sarà nei Giardini, con una sessione aperta di yoga, dalle ore 18 alle 20. Il corpo e la danza: Kelo Naïyar è il titolo della mostra che si inaugura in Sala Affreschi (ore 19) e che raccoglie una selezione di scatti di Alain Daniélou e Raymond Burnier realizzati nel 1941 al celebre danzatore dello stile Kathakali, esponente del Kerala Kalamandalam di Cheruthuruthi, scuola che nei decenni è divenuta un’università di riferimento nel panorama della danza indiana.
Atul Bhalla, artista concettuale tra i più apprezzati oggi in India e a livello internazionale, presenta nei Giardini (ore 21) Looking for Lost Water, opera site specific in linea con la ricerca personale dell’artista impegnato nell’esplorazione del significato più profondo dell’acqua all’interno dell’ambiente urbano e rurale.
A seguire il concerto in Sala Casella (ore 21.45) del Ganges Riverbanks Trio: protagonisti tre fra i più celebri interpreti della tradizione musicale indiana che presentano brani composti dal guru Pt. Ravi Shankar e da Pt. Vishwa Mohan Bhatt, quest’ultimo anche vincitore di un Grammy Award, impegnato in quest’occasione anche come esecutore. Si inizierà con l’esplorazione e la graduale "costruzione" del Raga attraverso movimenti di apertura chiamati Alap, Jor e Jhala, per proseguire con composizioni di velocità crescente, chiamate Gats.