Dif·fe·rèn·za di Marco Cioffi e Danilo Gatto
Dif·fe·rèn·za e reading poetico All'interno dell'evento "Sotto il portico", organizzato da e presso la Biblioteca/Infoshop "la Talpa", come collettivo Poets in Action, presentiamo la nostra esposizione poetica antispecista "Dif·fe·rèn·za", che resterà visibile dal 23 al 25 giugno. Inoltre, sabato 24 ci sarà il reading poetico di alcune poesie scelte dai libri: "E se esistessi solo in sere d'estate?" (Danilo Gatto) e "Agonie della civiltà" (Marco Cioffi), editi entrambi dalla Augh Edizioni. La lettura inizierà alle 19.00 e verrà affidata alle voci di Emanuele Bilotta e Alberto Brichetto. Saranno disponibili copie dei libri per l'acquisto. Biblioteca/Infoshop "la Talpa" Roma, via Ostuni, 9 (Quarticciolo) Dif·fe·rèn·za Sia nel nostro mondo fenomenico che in quello ideologico, esistono qualità o condizioni per cui una o più cose o persone si trovano in rapporto di totale o parziale diversità. In filosofia, nella logica formale, la differenza specifica è la qualità (o la serie di qualità) per cui una specie si distingue tanto dal genere cui appartiene quanto dalle altre specie dello stesso genere. L'esser differenti, la mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra individui che si percepiscono diversi tra loro per natura o per qualità è una condizione indotta, più che una percezione realmente sperimentata, il risultato dell'azione di una serie di dispositivi performativi che spingono a far parlare quei caratteri intrinseci (tanto quelli reali quanto quelli inventati) che, per mere logiche di potere, segnano i margini per cui un individuo è o non è in un determinato Essere. Se provassimo a soffermarci su ciò che in comune esiste, piuttosto che sulle qualità per cui si differisce dall'altro, cosa accadrebbe? Le distinzioni tra individui appartenenti a una stessa categoria concettuale sono strumentali, così come la creazione delle stesse categorie. "La differenza tra le persone" come sosteneva Tolstoi "sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza". Le differenze tra noi e gli altri animali restano concettualmente indifferenti superato l'antropocentrismo; queste, infatti, si sgretolano nell'atto stesso del riconoscersi animali tra gli altri animali. La "dif·fe·rèn·za" se osservata al di là delle sovrastrutture ideologiche dominanti, diviene un valore fondante dell'infinita uguaglianza tra gli individui, tutti diversi. La nostra esposizione poetica illustra questa dif·fe·rèn·za, per mostrarvi l'assoluta uguaglianza che ci unisce, oltre i confini (imposti) di specie e nell'ottica di un "diverremo" finalmente comune. Link all'evento facebook: goo.gl/EAwa80