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Venerdì, 19 Aprile 2024
De Magna e beve

Le migliori trattorie di Roma, dove riscoprire il vero gusto del passato

Da Testaccio a Garbatella, ecco le 10 migliori osterie con cucina romana selezionate da RomaToday, dove riscoprire i sapori dimenticati dei piatti tipici della nostra tradizione

Roma si evolve, va alla ricerca di gusti esotici, internazionali, lontani, ma se c'è una cucina che non passa mai di moda e che rappresenterà la Capitale nei secoli dei secoli, quella è la cucina della tradizione, quella che un tempo portavano in tavola le nonne e le mamme ma che, ad oggi sta divenendo un bene raro. Per questo, vogliamo portarvi alla scoperta di 10 trattorie romane doc, non contemporanee, non rivisitate, ma tradizionali. Le trattorie di una volta, quelle che ti accolgono con quel profumo inebriante, quelle dove non manca mai una signora carbonara e dove trippa, polpette di bollito, coda alla vaccinara sono di casa.

Una top 10 che Romatoday ha selezionato tra vecchie insegne e nuovi (interessanti) arrivi in città. Pronti a questo viaggio nella romanità? Iniziamo...

Checchino dal 1887 (Via di Monte Testaccio, 30)

Inserito nella storica cornice di monte dei Cocci, questo locale dall’arredamento d’epoca, è da sempre considerato un punto di riferimento per gli amanti della cucina tradizionale romana. Grazie ai menù degustazione, a partire da quello vegetariano fino ad arrivare al menù storico, da Checchino è possibile soddisfare qualunque palato e riassaporare le antiche ricette del nostro passato. Complice una location ampia che si sviluppa su due piani, con un piccolo spazio all’aperto destinato alla stagione più calda, qui ci si lascia inevitabilmente trasportare da un’allegria conviviale, lasciandosi andare ad un pasto senza fine.

L'Avvolgibile (Circonvallazione Appia)

Adriano Baldassarre, chef stellato di Tordomatto, è tornato, da un po', nel suo Appio Latino, quartiere dove è nato e cresciuto, per aprire una vera trattoria romana. Lui che di trattoria contemporanea proprio non vuole sentir parlare, ha aperto - alla fine del 2018 - L'Avvolgibile. La trattoria popolare dove tutti possono sentirsi a proprio agio, quella con le tovaglie a quadri e il vino sfuso, dove mangiare pasta e patate, tonnarelli cacio e pepe, abbacchio alla scottadito e tutte le specialità della cucina romanesca.

Lo scopettaro (Lungotevere Testaccio, 7)

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Tra le trattorie più antiche di Roma, Lo Scopettaro rappresenta la culla dei sapori più antichi della nostra città. Conosciuto a tutti per la qualità degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei piatti e la bontà delle sue ricette, questo ristorante accende le papille gustative permettendo di gustare i grandi classici preparati a regola d’arte. Porzioni abbondanti, sapori tradizionali, attenzione rivolta ai clienti, rappresentano il tris vincente che da anni conquista tutti gli avventori di questo locale. E poi..impossibile non “fare la scarpetta” finale per ripulire il piatto.

Trecca, cucina di mercato (via Alessandro Severo, 222)

Nata dalla volontà di due giovani fratelli di riportare in primo piano la tradizionale cucina romana, Trecca, in zona Ostiense, è il posto dove i bucatini all'Amatriciana, la coda alla vaccinara, la trippa alla romana, i rigatoni alla carbonara le polpette al sugo sono protagonisti assoluti. Un menù che ti fa tornare indietro nel tempo a quei sapori che, un tempo, incontravi la domenica a tavola con la famiglia. Una cucina fatta di ricette semplici, genuine, con grande attenzione alle materie prime. 

Osteria Fratelli Mori (via dei Conciatori, 10)

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Foto da Facebook @osteriafratellimori

Dal 2004 in via dei Conciatori (zona Piramide), l'Osteria Fratelli Mori è la tipica trattoria romana accogliente, dove, davvero, ti senti come a casa. Una famiglia, composta da mamma Giuliana e dai figli Alessandro e Francesco, che porta in tavola la tradizione romana casalinga, familiare, buona. Dai rigatoni al sugo di coda, agli spaghettoni alla carbonara, dalle polpette di bollito alla trippa alla romana e, se volete un consiglio, lasciatevi uno spazietto per assaggiare i dolci di mamma Giuliana, primo tra tutti La ricotta di Ambrogio.

Sora Lella (Via di Ponte Quattro Capi, 16) 

Con una storia alle spalle che affascina e incuriosisce tanto quanto il suo menù, Sora Lella da oltre settant’anni attira a sé clienti provenienti da ogni dove. In questo locale, dapprima noto per essere appartenuto alla mitica Elena Fabrizi, altresì detta Sora Lella, scorre il sangue tipico trasteverino e qui è possibile respirare un’antica romanità non improvvisata. Dalle polpette di Nonna Lella alla Coda alla Vaccinara, impossibile non perdersi  tra gli intriganti piatti preparati quotidianamente dalla cucina. Sora Lella è un punto di ritrovo per chiunque ami i piatti romani, dove l’ospitalità è di casa.

Santo Palato (piazza Tarquinia, 4 a/b,i)

Siamo in zona San Giovanni in una trattoria romana che negli anni è diventata la preferita per molti romani doc. L'osteria di una volta, con tavoli in legno e marmo e tovagliette di carta. In cucina c'è Sarah Cicolini, cuoca abruzzese, cuciniera giudaico-romanesca, i cui piatti sono tutti legati ad un ricordo. Nel menù c'è la tradizione romanesca a 360 gradi. Dalla trippa alla romana alle polpette di coda alla vaccinara, dal tonnarello cacio e pepe ai rigatoni all'amatriciana, dal baccalà alla cacciatora alle costine di manzo. Menù ricco, goloso e soprattutto romano.

Armando al Pantheon (Salita de’ Crescenzi, 31)

Armando al Pantheon, un nome una garanzia. Il ristorante nato nel 1961 da Armando Gargioli e noto in tutta Roma. Nel menù protagoniste le specialità della cucina romana eseguite nella loro pura ed essenziale forma e realizzate con materie di prima qualità. Dalla stracciatella alla romana alle fettuccine con "regaje" di pollo, dai rigatori con la pajata all'abbacchio alla scottadito, alla trippa di Armando. Una trattoria da provare, senz'altro, almeno una volta nella vita. 

Felice a Testaccio (Va Mastro Giorgio, 29) 

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Baluardo della cucina romana, con oltre 80 anni di esperienza alle spalle, questo locale rappresenta una vera e propria istituzione. Provare una delle tante pietanze proposte nel suo  menù, che cambia in base ai giorni della settimana, significa assaporare la storia della nostra città. Dal Bollito di manzo, alla Pajata al sugo, passando per la Coratella con i carciofi, ogni piatto merita di essere gustato. Ma il vero trionfo di sapori arriva con i Tonnarelli Cacio e Pepe, che vengono mantecati direttamente al tavolo. Felice al Testaccio non rappresenta solo il nome di questo tempio della cucina romana, ma anche l’espressione che si assumerà una volta terminata quest’imperdibile esperienza.

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