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"Cubetti fotografici a chi ordina gelato", così la gelateria romana resiste all'emergenza Coronavirus

La Gelateria Splash all'Appio-Tuscolano crea una rete solidale che unisce gelato, fotografia e coperte di lana per tenere viva l'attività e aiutare chi ha più bisogno

E' una Pasqua diversa per tutte le gelaterie e le pasticcerie di Roma. Il fatturato in questo periodo dell'anno, solitamente, saliva non di poco, tra uova e colombe artigianali, dolci della tradizione. Per non parlare della vendita del gelato che, con l'arrivo del caldo, diventa puntualmente il cibo più desiderato da grandi e piccini.

Ma l'emergenza Coronavirus ha stravolto anche queste abitudini, mettendo in crisi tante realtà capitoline. Numerose le aziende che si sono mosse attivando il servizio delivery, lo ha fatto anche la Gelateria Splash in via Eurialo, all'Appio-Tuscolano, ma con un'iniziativa che unisce gusto, arte e solidarietà.

Spesa on line, consegne a domicilio, e-commerce: le attività aperte che aiutano i romani a restare a casa

Cubetti fotografici a chi compra il gelato

La gelateria, ormai realtà storica in zona, gestita dai coniugi Enrico Tittaferrante e Simonetta Cervelli ha attivato il servizio di consegna a domicilio, con le proprie forze, per cercare di resistere all'Emergenza Covid, ma con l'aiuto della figlia Futura, fotografa di professione, ha aggiunto qualcosa di speciale alle proprie consegne.

"I miei genitori stanno vivendo un momento di grande difficoltà, come tutte le attività commerciali - ci racconta al telefono Futura Tittaferrante - da qui la mia volontà di aiutarli. Ho iniziato a dare loro una mano con le consegne a domicilio e poi, per incrementare le vendite, ho pensato di mettere a disposizione i miei cubetti fotografici. Chi compra almeno 2 chili di gelato ne ha uno in regalo".

Futura è una fotografa documentaria, specializzata in fotografia di scena e precedentemente scenografa per formazione, che da tempo lega al mestiere di fotografa l’installazione e la manipolazione delle stampe delle sue ricerche fotografiche e che ha una galleria al centro di Roma. I "cubetti" sono installazioni fotografiche. Si tratta di cubi fotografici 8x8 creati con un cubo di legno profondo 5 centimetri tagliato a vivo sul quale è stata applicata una foto. Un progetto nato nel 2016 per un reportage di Beirut e dell'isola di Malta, composto inizialmente da 250 pezzi: "Quello che è rimasto di quel mio progetto oggi lo sto regalando. Così i miei cubetti si mescoleranno andando a creare un racconto nuovo", ci dice ancora Futura.

Coperte di lana per Salvamamme Salvabebè

Ma quello dei cubetti fotografici non è l'unico progetto che la Gelateria Splash ha voluto attivare in questo tempo di emergenza, per tenere viva l'attività, con uno sguardo sempre attento a chi è in maggiore difficoltà. Da Simonetta Cervelli, moglie di Enrico e titolare con lui dell'attività in via Eurialo, è partita un'altra idea di solidarietà: "Già prima dell'emergenza Coronavirus, mia madre - ci racconta Futura - aveva cucito a mano tantissimi cubi di lana insieme ad altre donne, che erano stati poi messi in vendita e il ricavato era andato a sostegno di Lucha Y Siesta. Oggi i cubi avanzati sono stati uniti per realizzare una decina di coperte messe in vendita per beneficenza. Il ricavato sarà devoluto all'associazione Salvamamme Salvabebè".

Gelato, più installazioni fotografiche, più coperte, per aiutarsi e aiutare. Tanti progetti virtuosi, tutti partiti da una piccola gelateria di quartiere: "Spaventa questo periodo, gli aiuti dello Stato non bastano - non lo nasconde Enrico Tittaferrante - ma dobbiamo avere molto ottimismo e dobbiamo darci da fare. In questi giorni siamo andati anche a consegnare il gelato al centro operativo della Croce Rossa al Trullo. Nel nostro piccolo noi non ci fermiamo".

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