Zalib libreria a rischio chiusura: i ragazzi di via della Gatta vogliono salvarla
In poco più di 48 ore raccolti più di 8000 euro. Oggi e domani eventi per impedire la chiusura della casa di centinaia di ragazzi
"E' arrivato il momento di dare indietro a chi ha dato tanto per 17 anni. E' arrivato il momento di salvare un luogo che ha accolto ragazzi ogni giorno, quattro mura che hanno ascoltato momenti di gioia, di tristezza, di rabbia, di amore di varie generazioni di ragazzi nel corso degli anni. Aiutiamo Marco a continuare a regalare una seconda casa a tanti ragazzi uniti da un senso di appartenenza ad una generazione che ha condiviso i migliori e peggiori momenti di questo quasi ventennio. Con un semplice click potete aiutarci a non far sparire una libreria per ragazzi nel cuore di Roma".
E' questo il messaggio che accompagna il lancio della campagna di crowdfounding lanciata dai ragazzi di via della Gatta per salvare la libreria Zalib.
L'annuncio del proprietario
A dare notizia della chiusura, con una stringata comunicazione, è stato il proprietario della libreria, Marco Zavaroni. "Proveremo a fare una controproposta al padrone del locale. Vedremo anche come andrà il crowdfunding lanciato dagli studenti del Visconti", spiega Zavaroni.
Al momento sembra che l’iniziativa solidale abbia raccolto poco più 8000 euro in due giorni. Difficilmente basteranno a consolidare un’impresa che ha visto il suo fatturato crollare dai 120mila euro del 2015 a 40mila da quando il commercio on line ha preso piede. “Zalib ha aperto nel 2000 – spiega ancora Zavaroni – e negli ultimi anni specialmente per colpa di Amazon i libri si sono venduti sempre meno e gli introiti non sono piu bastati a coprire l’affitto”.
Un punto di riferimento per centinaia di ragazzi
Il destino della libreria è affidato alla mobilitazione dei ragazzi di via della Gatta che da decenni hanno trovato in Zalib un luogo di ritrovo, scambio e confronto culturale dal profilo molto più ampio che il puro acquisto di libri. "Niente Volo o Dan Brown nè Vespa…Zalib ha venduto Sofocle, Blake, Machiavelli, Schopenauer, Calvino e per questo ringrazia i pochi, ma fedeli clienti", recita uno dei post sul profilo social.
Un'idea, un'intuizione quella di trasformare una libreria in luogo di cultura e incontro, che ha trovato immediata appassionata adesione nei ragazzi del quartiere da quasi vent’anni. “Accanto a dove abitavo prima - scrive una di loro su Fb – c’è ancora un posto che ho sempre considerato casa. Ero 14enne e al mio primo anno di ginnasio, un’età in cui si cercano punti fissi e persone a cui aggrapparsi. Tanti ragazzi come me in quel momento hanno scelto Zalib".
"Amazon distrugge la nostra seconda casa"
Zalib è infatti un punto di riferimento per molti ragazzi del centro storico, una zona che più di altre a Roma sta vedendo la chiusura o la crisi di importanti attività culturali ed esercizi commerciali storici. Punto di ritrovo, aula studio, base organizzativa per iniziative culturali autogestite, feste di raccolta fondi, riunioni di attività editoriali indipendenti e studentesce, Zalib è diventata una seconda casa per centinaia di liceali. "Ha donato" raccontano quelli di via della gatta, "gli strumenti e gli spazi necessari affinchè una vera e propria comunità studentesca, un aggregato sociale vivo e pensante potesse nascere e dare i suoi contributi costruttivi alla vita giovanile".
"Lo stabile di proprietà della famiglia Doria Pamphilj, è l'ennesimo tempio della carta che chiude", denunciano i ragazzi. "La crescita dei rivenditori on line, pur contribuendo in modo parziale alal crescita fiscale dello Stato, mina gravemente la vendita cartacea eliminando ancora una volta luoghi che vanno a creare un tessuto sociale organico basato sulle frequentazione attiva e sul rapporto interpersonale".
Oggi e domani in via della Gatta sono in programma due eventi che si annunciano molto partecipati per raccogliere fondi per scongiurare la chiusura.
Qui a questo link è possibile contribuire alla raccolta fondi.