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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Quattro nuovi monumenti naturali nel Lazio

Zingaretti: "Salvaguardiamo territori di particolare interesse storico"

Quattro nuovi monumenti naturali nel Lazio. E' l'effetto di quattro decreti firmati dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti su proposta dell’assessore all’Ambiente Mauro Buschini. "Si tratta", spiega la Regione Lazio, "di aree meritevoli di tutela e salvaguardia perché presentano elementi di interesse naturalistico e storico-archeologico che hanno contribuito in maniera significativa alla definizione di caratteri paesaggistici e ambientali dei luoghi". 

I nuovi 4 monumenti naturali si aggiungono ai 29 già esistenti che fanno parte delle 83 Aree Naturali Protette della Regione Lazio, per un totale di superficie protetta pari a 230.664 ettari, il 13,5% circa del territorio regionale.

“Con i quattro nuovi Monumenti Naturali salvaguardiamo territori di particolare interesse storico, paesaggistico e naturalistico – spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – che rappresentano la storia della nostra comunità e che vanno tutelati ad ogni costo. La nostra regione ha una vocazione di sostenibilità ambientale e culturale che intendiamo rafforzare, promuovere, anche attraverso la nascita di nuove aree naturali protette, e salvaguardare come bene comune”.

Il primo Monumento Naturale è quello de “La Frasca”, istituito nel territorio dei Comuni di Civitavecchia e di Tarquinia nelle province di Roma e di Viterbo, per un’estensione pari a 73,77 ettari dove è presente un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico caratterizzata da un ambiente forestale costiero e dalla presenza di 45 specie di avifauna di particolare interesse. All’interno del nuovo Monumento Naturale si trova l’antico porto romano di Columna con una villa romana. La gestione dell’area è affidata alla Regione Lazio. 

Il secondo Monumento Naturale è quello dei “Valloni della via Francigena”, nel territorio del Comune di Capranica in provincia di Viterbo, per un’estensione di 104,79 ettari la cui gestione è affidata all’amministrazione comunale. L’area tutelata si sviluppa in due valli ed è caratterizzato da elevata diversità di tipologie forestali dovuta alle caratteristiche morfologiche. Sulla sommità del Monte Terenzio, nei pressi dell’omonima chiesa rurale del Cinquecento, si sviluppa un bosco di leccio ad alto fusto oltre a sorgenti di acque naturali. L’area è attraversata dall’antico cammino storico-religioso della Via Francigena che collega i maggiori luoghi spirituali europei, la cui valorizzazione rappresenta un obiettivo strategico di tutela e promozione per la Regione Lazio. 

Il terzo Monumento Naturale è quello “Aquinum” nel territorio del Comune di Castrocielo in provincia di Frosinone, per un’estensione di circa 132 ettari ed ospita la “Sorgente Capo d’acqua di Aquino” con valori di geodiversità di particolare rilevanza e notevoli testimonianze archeologiche dell’antica città di Aquinum. Sono presenti, inoltre, elementi di interesse floristico e paesaggistico. La gestione è affidata al Comune di Castrocielo. 

Il quarto Monumento Naturale è quello di “Pyrgi” nel Comune di Santa Marinella all’interno della Città Metropolitana di Roma Capitale, per un’estensione di circa 67,65 ettari dove è presente un’area di rilevante interesse naturalistico, storico-archeologico con un tratto costiero e un habitat di vegetazione molto raro nel Lazio. Nel territorio di Pyrgi è presente una zona di rilevante valore archeologico e paesaggistico per la presenza di due santuari etruschi e per il ritrovamento di documenti di eccezionale importanza per l’interpretazione della lingua etrusca, attualmente oggetto di attività di scavo per lo studio dell’area costiera e dell’antico porto di Pyrgi. Attiguo all’area si trova il Castello di Santa Severa, di proprietà regionale, che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti interventi di restauro e di valorizzazione. La gestione è affidata alla Regione Lazio che si avvale del personale della Riserva Naturale regionale di Macchiatonda.

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