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Martedì, 16 Aprile 2024

Al cinema tutto l'anno: ecco Moviement per l'estate d'oro dei film nelle sale

Andrea Cuneo, coordinatore del progetto "Moviement" racconta a RomaToday il progetto Moviement: così il cinema scopre una nuova stagione d'oro. E i primi risultati superano le aspettative

In che modo si può superare la crisi cinematografica?  E' possibile cambiare gli usi degli spettatori portandoli al cinema anche nei mesi estivi, proponendo loro una valida e ben distribuita offeta che riguarda l'uscita dei film nelle sale nell'arco dell'intero anno?  A parlarne è Andrea Cuneo, coordinatore del progetto "Moviement" attraverso il quale ci spiega le strategie di mercato e  quelle artistiche adatte e sufficienti a rilanciare un' offerta cinematografica che sia valida per l'intero anno solare.

Cos'è il progetto "Moviement"?

"Moviement è un brand, una specie di cappello, che è stato messo alla base di un progetto che riguarda l'intera industria cinematografica, che sta cercando di cambiare le abitudini dei consumatori e di conseguenza degli spettatori italiani che solitamente nel periodo tra giugno e agosto non consideravano la sala cinematografica come una forma d'intrattenimento abbastanza interessante al punto di essere messi nelle condizioni di poter andare al cinema".

Ad essere coinvolti nel progetto "Moviement" sono in primo luogo i produttori o si può considerare un movimento che coinvolge tutti gli organi del mondo del cinema?

"E' da dire che l'investimento lo stanno facendo tutti gli attori e se riflettiamo, il ragionamento è anche molto semplice in quanto le case di produzione hanno messo i propri film di spessore e d'importanza nelle programmazioni estive, di conseguenza se nei film importanti sono chiamati attori importanti, non si può quindi negare, un coinvolgimento a tutto tondo da parte dell'intera industria cinematografica".

Quali sono le uscite cinematografiche che rappresentano l'incremento nelle sale durante i mesi estivi?

"L'uscita di Spiderman è stato sicuramente uno dei punti più importanti, l'uscita di Annabelle che è un film di genere ma che ha comunque ottenuto dei risultati ottimi. Importante è stata l'uscita di Toy Story, di X-Men. Puntiamo molto su i prossimi films che usciranno, Fast and furious, Men in Black. Tutti gli esercenti hanno tenuto le sale aperte, hanno sostenuto dei costi. Il miistero, MIBAC, che ci sta aiutando, ha concesso degli importanti contributi, confermando che l'intero mondo del cinema vuole rilanciare l'incremento dell'offerta delle sale cinemeatografiche".

Crede che il fenomeno delle arene cinemotografiche nelle piazze, per i diversi aspetti sociali e culturali che ricopre e che anche per questo ottiene un buon riscontro dal pubblico, rappresenti una difficoltà per il cinema che viene proiettato all'interno delle sale?

"Non abbiamo assolutamente nulla contro le sale all'aperto e capiamo perfetttamente che in estate è bello anche poter provare un'esperienza più suggestiva di visione dei films in location altrettanto suggestive. Quello che tentiamo di fare noi è far rivivere quello che è l'ambiente e quelle che sono le sensazioni che ripropone la sala cinematografica classica. Anche perchè il tipo di visione che c'è all'interno della sala cinematgrafica classica è differente. Il tipo di visione che s'innensca in una sala di cinema classica non è oggettivamente replicabile all'aperto per ovvi motivi tecnologici".

Quindi quali sono gli obiettivi che ponete di raggiungere attraverso questo progetto?

"Se dovessimo riuscire a risolvere il problema estivo, due sono gli elementi più importanti, il primo è di far riprendere alla persone quell'abitudine costante e un po'persa di ritornare al cinema. Il secondo è riuscire ad avere una distribuzione dei film più equa durante i dodici mesi dell'anno, non creando un affollamento d' offerta nei mesi che vanno da ottobre a gennaio, che non fanno altro che creare una difficoltà di scelta nei confronti dello spettatore".

Oltre all'importanza dal punto di vista commerciale che ricopre questo progetto, crede che "Moviement" possa riavvalorare anche quello che viene considerato un po' l'aspetto magico del cinema?

"Il cinema riesce a dare fondamentalmente emozioni, tra l'altro riesce a dare emozioni in situazioni difficilmente riscontrabili in altri momenti che viviamo. Il cinema è uno dei rari luoghi in cui si spegne il cellulare, questo rappresenta la creazione di un momento intimo, in cui lo spettatore entra in contatto con se stesso. Possiamo considerarlo come un momento unico. I registi, gli attori e i produttori creano un contenuto che è fatto apposta per essere vissuto in quel contesto, ed è lì che si prova il massimo delle emozioni. Per questo mi auguro che sia una forma d'intrattenimento che duri sempre nel tempo".

 

  


 

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