rotate-mobile
Cultura

L'INTERVISTA - Tiromancino: "La nostra musica porta chi ascolta all'interno delle storie raccontate"

A 30 anni dalla nascita dei Tiromancino, la voce di Federico Zampaglione porta in tour l’ Indie all’interno del cantautorato romano in giro per l’Italia. Sosta il 20 agosto a Santa Severa

Fa tappa a Santa Severa il tour dei Tiromancino. Martedì 20 agosto l'atteso concerto nell'ambito del tour "Fino a Qui" ci sarà la tappa romana di una band che ha precorso i tempi.  Federico Zampaglione, leader di uno dei gruppi musicali più celebri d’Italia in un'intervista ha raccontato a RomaToday l’importanza della figura del cantautore e le origini dell’Indie in Italia, all’interno di un contesto dove gli stessi Tiromancino sono stati protagonisti e precursori del genere. Il tour è un viaggio dove la figura del cantautore si esprime attraverso uno dei generi attualmente più ascoltati. L’Indie visto non come una banale alternativa al linguaggio musicale attuale ma come un’innovazione per la musica e un’autentica espressione per il cantautore

Che cosa rappresenta il genere Indie per lei, considerando anche la sua figura di cantautore?

“Credo che l’Indie sia uno stile riconoscibile, che ha la potenzialità di poter aver diverse forme di espressione verbali per il modo in cui può essere raccontato. E’ fedele a quella volontà dei cantautori o delle band di voler creare qualcosa di nuovo nel momento in cui i messaggi o le melodie musicali cominciano ad essere sempre le stesse. Come cantautore inserisco la necessità di parlare di sentimenti attraverso uno stile che mi conduce fuori dal limite della banalità. Questo lo trovo molto coerente ed importante per il mio lavoro, perché l’aspetto di questo genere musicale si sposa perfettamente con l’incapacità di parlare delle emozioni e di raccontarle se non attraverso un’esigenza, che è determinante per non rendere un testo banale”.

Ha parlato dell’Indie come un genere riconoscibile, una qualità che le ha attribuito perché lo considera un genere ex novo o perché ascoltandolo ci sono diversi ma specifici suoni che ci permettono di riconoscerlo?

"L'Indie è un genere che avuto un grande eco negli Stati Uniti, ma soprattutto in Inghilterra all’interno di un contesto culturale musicale risalente alla fine degli anni ’80. Noi come band ci siamo dall’89 ma è ovvio che già da un po’ di anni prima avevamo cominciato a sperimentare e a sperimentarci nelle nostre serate romane. In questo contesto dove il blues, il folk, il country e un tipo di genere strumentale che intendeva un modo di suonare più classico, erano per noi tutti mezzi con i quali si poteva crescere e confrontarsi. E grazie a questa esperienza alla fine abbiamo virato verso questo stile musicale che era già presente in Europa e negli Stati Uniti. Per noi ha significato comunque creare un genere musicale con una propria identità e che in quel momento avevamo capito che oltre a poter raccontare qualcosa d’ importante, poteva raccontare qualcosa di diverso, non distaccandosi allo stesso tempo da quel concetto di romanità che artisticamente rappresentava un grande valore dal punto di vista artistico"

A questo proposito come spiega il rapporto tra la figura che il cantautore rappresenta e il genere indie, considerando anche l’ascesa della musica d’autore all’interno del panorama romano?

"Credo che il panorama musicale attuale sia pieno di giovani interessanti, c’è stato un periodo in cui la ha interessato tanti cantautori che attraverso questo genere hanno trovato un personale modo d’espressione. Artisti come Calcutta, Gazzelle, i Thegiornalisti o Mannarino ad esempio si sono saputi rendere protagonisti di quello che oggi è considerato il suono del momento. La loro bravura è stata quella di inserire all’interno di questa forma musicale un personale concetto di scrittura, non perdendo la propria identità artistica e autorale. Si è stati capaci di creare un’evoluzione artistica dove le tracce musicali contengono aspetti innovativi, che però non possono fare a meno di un modo di raccontare vicino all’aspetto culturale delle giovani generazioni".

Tornando invece al ruolo del cantautore, riferito a questo genere qual è invece il suo modo di raccontare le canzoni?

“Nelle mie canzoni i protagonisti sono i sentimenti, le relazioni tra le persone, la messa a fuoco sulla realtà della società. Sono tematiche che sembrano più vicine a concetti esistenziali, eppure riguardano l'aspetto pratico della realtà di tutti i giorni. Situazioni in cui l’individuo si trova coinvolto perché non può sottrarsi agli eventi. Nei testi, ma anche nelle ambientazioni cinematografiche cerco di ri-creare atmosfere adatte a portare chi ascolta o chi guarda all’interno di una storia, dove attraverso il flusso narrativo ci si possa identificare. Chi ascolta un testo viene coinvolto emotivamente perché la storia che ascolta è le emozioni che vive ascoltando la canzone sono reali. non vidirettamente non si è vissuto quello che i protagonisti di quello che narrano vivono. Guai a fare una canzone senza un’ispirazione reale, si rischierebbe di non arrivare al cuore delle persone, tralasciando l’importanza di tutto il processo creativo e pratico che riguarda il lavoro musicale”

 Il tour estivo “Fino a Qui” sta conseguendo un grande successo, lo dimostra il fatto che avete aggiunto anche alcune date nella programmazione. Oltre a proporre diversi brani che hanno rappresentato il vostro percorso musicale, tra cui l’ultimo singolo “Vento del Sud”, in cosa consiste la creazione di questo tour?

“Ovviamente ci sono pezzi di repertorio che fortunatamente con il tempo sono diventati cavalli di battaglia. Ma oltre a questo, tenendo presente il nostro modo di fare musica; abbiamo voluto ri-crearci, proprio per soddisfare gli ideali innovativi del genere indie, suonando e mischiandoci musicalmente con Ensemble Symphony Orchestra, che ci accompagnerà per tutto il tour. Un lavoro che artisticamente ci ha stimolato molto, considerando che l’ Ensemble Symphony ha collaborato con artisti come Sting, Robbie Williams, Sam Smith e Luis Bacalov. Ma anche per quel che riguarda l’aspetto più idealistico di questo lavoro è un tour che si è mostrato essere una contaminazione tra passato e presente, dove il nostro genere musicale interagendo con quello dell’orchestra è il filo conduttore per la musica che in questo tour stiamo suonando e che ci sta facendo, come sempre, molto divertire"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'INTERVISTA - Tiromancino: "La nostra musica porta chi ascolta all'interno delle storie raccontate"

RomaToday è in caricamento