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Cultura

Evaporations: a Palazzo Cipolla l’esistenzialismo acquatico degli scatti di Pepper

Nelle opere del fotografo italo-americano il risultato di un viaggio solitario fuori dallo spazio e dal tempo

Comprende più di cinquanta foto scattate in tutto il mondo la mostra fotografica “Evaporations”, antologia di opere a tema prevalentemente acquatico e marino di John R. Pepper, adesso esposta al Museo di Roma, nella sua sede di Palazzo Cipolla fino al 18 gennaio 2017.

Si tratta di un ambizioso progetto di fotografia di viaggio, realizzato tra il 2012 ed il 2013 in giro per la Russia, la Finlandia, la Spagna, la Grecia, gli Stati Uniti e l’Italia stessa, in particolare a Napoli. Dopo aver esordito nel 2014 a Palermo ed essere stata portata in Russia, negli Stati Uniti ed alla Biennale di architettura di Venezia, adesso grazie alla Fondazione Terzo Pilastro la mostra ritorna dalle sue peregrinazioni nella città in cui Pepper vive e lavora maggiormente.

John Randolph Pepper è un noto fotografo italo-americano, oltre che regista teatrale e cinematografico, sceneggiatore ed attore. Figlio del capo della redazione romana della rivista Newsweek e della scultrice Beverly Pepper, si appassionò alla fotografia di strada affiancando sin da giovane il grande Ugo Mulas.

La decisione controtendenza di utilizzare solo mezzi analogici come la sua storica Nikon F, di non apportare mai ritocchi in postproduzione e di scattare sempre rigorosamente in bianco e nero fanno di Pepper un artista tendente quasi alla fotografia classica. L’effetto sgranato e al contempo particolarmente nitido che contraddistingue tutta la sua opera è dovuto tra l’altro all’utilizzo di una particolare tecnica di stiramento della pellicola Tri-X 400.

In Evaporations lo spazio ed il tempo perdono di significato e si appiattiscono, allineandosi con una delle figure dominanti delle opere di Pepper e cioè la sempre presente linea dell’orizzonte che divide il cielo dal mare, l’elemento dell’aria da quello dell’acqua. È una perdita di coordinate spaziotemporali fortemente voluta e ricercata dall’artista, che si riflette anche nell’allestimento della mostra a cura di Roberta Semeraro.

Nessuna delle opere infatti riporta alcuna didascalia: si può attingere a delle informazioni testuali e farne scorta solo nella sala centrale, che ospita la totalità dei pannelli esplicativi oltre che una scultura di Beverly Pepper, madre del fotografo. Da questo punto in poi il percorso diventa un viaggio immersivo sulle tracce dell’artista in cui si è completamente lasciati alla mercé delle immagini.

Risulta sempre estremamente difficile identificare il luogo o addirittura il momento storico in cui sono state scattate le foto, dato che tutti gli elementi che potrebbero fungere da indizi ne sono estromessi. Non mancano quasi mai figure umane nelle fotografie di Pepper, ma la loro presenza molto difficilmente ci aiuterà a contestualizzare le immagini. Solitamente infatti queste persone sono sagome indistinguibili ai margini di spazi desolati, con i volti coperti dalle braccia, dal movimento, dalle ombre o da elementi esterni, eppure sono anch’esse oggetto dell’indagine di Pepper, protagoniste dell’immagine quanto i non luoghi ritratti.

Una visita ad “Evaporations” è un’esperienza profondamente esistenzialista, da vivere in solitudine e in silenzio, immedesimandosi con i sentimenti del fotografo in questo viaggio intercontinentale. Il percorso prende il via infatti proprio da una citazione di Sartre nell’affermazione che “Esistere vuol dire solo esserci; chi esiste si lascia incontrare”. Le eccellenti citazioni che nelle varie sale fungono da unico appiglio testuale lasciano poi al visitatore una assoluta libertà di interpretazione.

Inseriti circa a metà del percorso e di diverso stampo rispetto al resto dell’esposizione, gli scatti delle devastazioni del terribile uragano Sandy che colpì il centro e nord America nel 2012 si distinguono anche perché contestualizzati dal tragico evento. Le bandiere a mezz’asta, le case distrutte e gli spazi deserti rimangono tra gli scatti più significativi e memorabili di Pepper.

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