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Cultura

Ennio Fantastichini, folla alla camera ardente: lacrime e dolore di parenti e colleghi

Alla Casa del Cinema il dolore della famiglia e del mondo dello spettacolo

'The end', uno dei pezzi piu famosi dei Doors, è il sottofondo scelto dal figlio Lorenzo per la camera ardente dell'attore Ennio Fantastichini, scomparso lo scorso primo dicembre. Il feretro, adagiato nella sala Deluxe della Casa del cinema di Roma, è stato circondato da amici e colleghi dell'attore. Tra questi, è arrivato a villa Borghese anche Sergio Rubini: appena entrato nella sala ha abbracciato Lorenzo Fantastichini ed è esploso in un pianto che lo ha costretto ad allontanarsi per qualche minuto. 

Poco dopo, sono entrati anche Pierfrancesco Favino, Mario Martone, Leo Gullotta, Alessandro Haber, Valerio Mastandrea  Pierfrancesco Favino con la moglie Anna Ferzetti, Stefania Rocca, Giovanni Veronesi e Luca Zingaretti, oltre a Marina Tucciarelli, vicesindaco di Fiuggi, città di Fantastichini. Arrivato alla Casa del cinema anche il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo. 
 
"E' un attore che ha regalato molto al nostro cinema, con sempre grandissima misura", spiega Bergamo. "Mi dispiace della sua scomparsa e anche del dolore che ovviamente questo provoca, essendo molto prematura, nelle persone che gli hanno voluto bene e gli sono state vicine. Sono venuto qua per rendergli un breve omaggio e un momento di vicinanza alla famiglia da parte mia personale e della citta' che rappresento".

Presente alla Casa del Cinema l'attore Roberto Herlitzka: "Era l'ultima persona che si potesse immaginare che sparisse in questo modo. Era davvero pieno di vita, di vitalità, di voglia, di tutto. Io l'ho frequentato pochissimo, solo un paio di volte ci ho lavorato, ma e' indimenticabile la sua compagnia. È un dolore".

La lunga  carrellata di immagini tratte dai ruoli piu' famosi interpretati sul grande schermo da Ennio Fantastichini si è chiusa con un lungo applauso e una standing ovation. "Sarebbe felicissimo di vedere tutto questo amore qui. Continua a stare tra noi ed è fortunato perche' ha fatto cio' che voleva fare. Rimarra' la sua immortalita' dentro una pellicola", ha detto il figlio Lorenzo, che ha poi letto un testo scritto da suo cugino per Fantastichini. "Ho avuto la fortuna di conoscerlo tantissimi anni fa, siamo stati compagni di viaggio nella vita. Era un attore sublime, geniale, imprevedibile, ho imparato molto da lui. Abbiamo condiviso tante cose", ha detto Alessandro Haber, il primo a intervenire dopo il figlio di Fantastichini.

"Credo che il cinema italiano il talento di Ennio non lo abbia saputo cogliere così bene, perchè poteva fare e dare molto di più", ha tenuto a dire Giovanna Volontè, figlia del grande attore Gian Maria, con il quale Fantastichini ha lavorato in 'Porte aperte', di Gianni Amelio. "Non ce l'abbiamo fatta a consegnargli il premio Volonte'- ha aggiunto- invito Lorenzo a ritirarlo la prossima estate". E poi Sergio Rubini, che ha ricordato di averlo conosciuto "tantissimi anni fa. Ho sempre pensato che facessimo parte di una specie di strano gruppo, di un modo particolare di essere attori. La caratteristica di Ennio, che lo rendeva unico, era che con lui non c'era competizione. Lui non metteva in ballo sentimenti negativi. Era piu' di un attore, era un artista vero, un poeta. Era un gigante. Se ne va un pezzo di noi tutti".
 

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