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Cultura

Cimitero Acattolico di Roma

Il fascino senza tempo di uno dei luoghi di sepoltura più antichi d'Europa

"Una mescolanza di lacrime e sorrisi, di pietre e di fiori, di cipressi in lutto e di cielo luminoso, che ci dà l'impressione di volgere uno sguardo alla morte dal lato più felice della tomba". Così lo scrittore statunitense Henry James descrisse il Cimitero Acattolico di Roma, già noto come Cimitero degli Inglesi e ubicato nel quartiere Testaccio.

L'origine di questo complesso monumentale risale almeno al 1716, anno in cui Papa Clemente XI accordò ai membri della corte Stuart, in esilio dall'Inghilterra, il permesso di esservi sepolti.

Bisogna pensare, infatti, che le leggi della Chiesa Cattolica vietavano ai protestanti e, più in generale, ai non cattolici di essere seppelliti in terra consacrata. Il permesso papale venne poi esteso ad altre persone di fede non cattolica e il Cimitero divenne il luogo di sepoltura degli stranieri acattolici residenti a Roma.

In via del tutto eccezionale, può essere concessa la sepoltura a cittadini italiani illustri che, per particolari circostanze della loro vita o per ragioni legate alla natura “alternativa” della loro opera, siano stati considerati come "stranieri" in patria.

Sorto vicino a Porta San Paolo e all'ombra dell'imponente Piramide Cestia, questo luogo evocativo custodisce le tombe di diversi personaggi illustri. Tra i tanti, i poeti inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley, il pittore russo Karl Brullov e il politico e filosofo italiano Antonio Gramsci. Riposa qui anche August von Goethe, figlio del celebre scrittore tedesco.

Nel 2016, il Cimitero ha festeggiato i suoi 300 anni di sepolture. Per l’occasione, dal 23 settembre al 13 novembre, la casa di Goethe in Via del Corso ha ospitato la mostra Ai piedi della piramide. Il cimitero per gli stranieri a Roma – 300 anni, che ha visto esposti quadri e disegni realizzati da artisti europei e americani tra il XVIII e il XX secolo. Queste opere testimoniano l’evoluzione dell’aspetto del Cimitero nelle diverse epoche, dando forma all’anima più profonda di questo angolo di paradiso conservato nella splendida cornice della Città Eterna.

Cimitero acattolico | Foto Carola Catalano

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