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Cultura Castro Pretorio / Viale Castro Pretorio, 106

BiblioPride 2015: dal 24 maggio l'orgoglio delle biblioteche scende in piazza

Fino al 6 giugno, le biblioteche di tutta Italia aderiranno all'iniziativa con giornate speciali dedicate ai lettori di tutte le età per raccontare il loro lavoro. L'inaugurazione il 22 e 23 maggio a Milano. Testimonial: Daniel Pennac e Giusi Marchetta.

"Le biblioteche possono servire a cambiare il mondo a tutti i livelli. I bibliotecari sono orgogliosi di quello che fanno, e vogliono farlo sapere". Enrica Manenti, presidente nazionale dell'Associazione italiana delle Biblioteche, ha raccontato così l'idea alla base della quarta edizione di Bibliopride 2015. Dal 24 al 6 giugno, le biblioteche porteranno in piazza il loro orgoglio, con letture, convegni, visite guidate, attività per bambini e laboratori, in tutta Italia. Per questo l'iniziativa è stata presentata proprio nella Biblioteca Nazionale di viale Castro Pretorio.

"Oggi pochissimi italiani leggono, se non per motivi strumentali, e quasi esclusivamente cose di stretta attualità. Bibliopride vuole mettere l'accento sui servizi elargiti dalle biblioteche e sulla loro utilità. In un Paese come la Lettonia, con 2 milioni di abitanti, ci sono 2.000 biblioteche: forse non è un caso che la qualità di vita sia così alta", ha commentato ancora Enrica Manenti. A testimonianza del ruolo delle biblioteche interverranno i due testimonial di quest'anno: lo scrittore francese Daniel Pennac e la scrittrice italiana Giusi Marchetta, neoautrice di 'Lettori si cresce'.

A livello nazionale, la settimana di Bibliopride sarà inaugurata venerdì 22 e sabato 23 maggio a Milano, eletta Città del Libro 2015. Il 22, a Palazzo Reale ci sarà il convegno internazionale 'Strong libraries strong societies', in cui si confronteranno esponenti di biblioteche di Spagna, Francia, Turchia, Montenegro e Slovenia, Paesi che hanno investito molto sulle biblioteche. "Al termine, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia firmerà la Dichiarazione di Lione, un documento che invita gli Stati dell'Onu a garantire a tutti l'accesso libero all'informazione. Sarà il primo sindaco d'Italia a farlo", ha aggiunto Stefano Parise, direttore del settore biblioteche di Milano.

Il 23 maggio, sempre nel capoluogo lombardo, la Rotonda della Besana ospiterà una festa: sul palco si avvicenderanno autori e scrittori, i quali testimonieranno sul lavoro dei bibliotecari con videomessaggi, letture e ricordi personali. Tra i presenti, Albert Espinosa, Giusi Marchetta, Glenn Cooper, Giovanna Ferrante, Klaus Peter Boettger, Giulia Jurinich e Victor Togliani, autore del logo di Bibliopride 2015. A seguire, dalle 18.30 ci sarà una martona di letture proibite, in cui verranno letti testi censurati dall' invenzione della stampa ai nostri giorni. "Perché le biblioteche sono l'antidoto alla censura", ha commentato Enrica Manenti.

"Ma Bibliopride è un moltiplicatore, perché concentra in una sola settimana quello che le biblioteche fanno tutto l'anno", ha aggiunto Stefano Parise. In effetti, dal 23 maggio, le singole biblioteche italiane aderiranno all'iniziativa con una serie di attività speciali pproposte per tutte le età. "Al momento, la biblioteca nazionale ha in programma una giornata interamente dedicata ai bambini, il 23 maggio, in concomitanza con l'inaugurazione milanese. Ma da oggi in poi le singole biblioteche romane annunceranno sul sito dell' Aib, www.aib.it, le loro iniziative", ha annunciato Marialuisa Jacini, vicedirettore della Biblioteca Centrale di viale Castro Pretorio.

Al momento, nei giorni di Bibliopride è in programma per il 24 maggio, dalle 10.30, una domenica di BarattoLibro gratutito aperto a tutti, in occasione dell'apertura della prima biblioteca comunale di Ariccia. Alle 15.30 del 28 maggio, invece, la biblioteca Federico Caffè aprirà i battenti per un pomeriggio di letture libere aperto a tutti. altri eventi verranno annunciati sul sito nei prossimi giorni.

L'obiettivo della manifestazione è, comunque, "ricordare che le biblioteche sono un valore da salvaguardare perché portano una nuova socialità. Ma per fare questo ha bisogno dell'attenzione delle istituzioni: non a caso, a Milano sarà siglato un patto locale fra amministrazioni locali, le associazioni e gli editori", ha concluso Stefano Parise.

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