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Auditorium Parco della Musica: giardini pensili dedicati al maestro Claudio Abbado

Gli spazi tra le tre principali sale da concerto ideate da Renzo Piano intiotolati al maestro Abbado, il musicista che amava il verde: per la bibliomediateca della Santa Cecilia catalogo di partiture e pubblicazioni

Accanto alle sale da concerto in memoria di Goffredo Petrassi e di Giuseppe Sinopoli, alla cavea intitolata a Luciano Berio e all’ulivo piantato in ricordo di Arturo Toscanini, da oggi gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica, ricordano anche il Maestro Claudio Abbado.

Auditorium, giardini pensili intitolati al maestro Claudio Abbado

Questa mattina sono stati intitolati al Maestro Abbado i giardini pensili che circondano le tre principali sale da concerto ideate da Renzo Piano. L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, è stata realizzata in sinergia con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Fondazione Musica per Roma.

Il maestrro Claudio Abbado

Tra i direttori d’orchestra più importanti di tutti i tempi, Claudio Abbado, ha conciliato e spesso sovrapposto la figura di artista a quella di uomo impegnato socialmente.

Forte difensore della sostenibilità ambientale, è ricordato dalla cronaca anche per aver scambiato, nel 2010, il suo cachet economico, per il ritorno dopo 24 anni al Teatro alla Scala di Milano, con un pagamento ‘in natura’ del valore di 90.000 alberi da piantare in tutta la città. 

Il sodalizio tra Abbado e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nasce nel 1961 quando, ventottenne, guidò per la prima volta l’Orchestra romana all’Auditorium Pio. In seguito sono state numerose le apparizioni romane, sia alla guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sia di altre prestigiosissime orchestre.

Impossibile non citare l’integrale delle Sinfonie di Beethoven alla guida dei suoi Berliner Philharmoniker nel febbraio del 2001, i concerti con la Lucerne Festival Orchestra nel 2005, non ricordarlo alla guida dell’Orchestra Giovanile del Venezuela nel 2006 o nell’ultimo concerto in cui ha diretto l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il 20 novembre 2011 all’Auditorium Parco della Musica, con l’esecuzione de La Tempesta di Čajkovskij e King Lear di Šostakovič.

Il vicesindaco Bergamo: "Si cerchi ispirazione nel suo esempio"

“Sono felice ed onorato di dedicare a Claudio Abbado persona, artista e intellettuale meraviglioso un luogo che lui amava. Questa dedica è anche un invito rivolto a chiunque abbia ruoli importanti nella società a cercare l’ispirazione nel suo esempio, nella sua capacità di pensare e parlare sempre a chi ha meno opportunità nella vita" - ha dichiarato a margine della cerimonia di intitolazione dei giardini pensili il vicesindaco con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo.

“Le intitolazioni, la toponomastica, sono spesso (anche) simboli funebri. Ci ricordano di qualcuno che non c’è più. Questa è tutt’altro: collega un luogo felice e che conosco bene a una persona che lo amava e lo ha visto fondare e crescere. Claudio - ha detto Daniele Abbado - amava questo posto, le persone che lo hanno progettato e che ci hanno lavorato e ci lavorano, da Renzo Piano a Michele Dall’Ongaro e tanti altri. Un giardino che circonda un bellissimo luogo plasmato dalla musica: l’incontro di queste voci e di queste figure è perfetto. Claudio ne sarebbe felice. 'L’uomo che piantava gli alberi' è stata una delle sue metafore preferite. In fondo, durante tanti anni, l’unico lavoro che credo abbia preso in considerazione oltre alla musica è stato il lavoro del giardiniere”. 

Felice per la dedica dei giardini pensili al maestro Abbado anche Renzo Piano, nel 2013 nominato insieme al musicista Senatore a vita dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Claudio ha sempre amato gli alberi. E io sono felice di aiutare la città a mettere nuova energia in questo suo piccolo ma prezioso angolo di Natura” - ha detto. 

Natura, musica e bellezza sono di tutti

“Come la musica, gli alberi sembrano - in un primo momento - elementi belli ma ornamentali, salvo riscoprire ogni volta che è impossibile vivere senza. Un grande direttore d’orchestra è, a modo suo, un giardiniere che coltiva capolavori da cui proviene l’ossigeno che riempie di senso e di idee la nostra vita. Claudio Abbado è stato il magistrale messaggero di questo percorso attraverso la sua Arte, il suo impegno civile, il suo esempio. Ricordare tutto questo, anche intitolandogli il giardino di uno degli auditori più belli del mondo è un gesto che proviene da questa lezione e che ci ricorda che la Natura, come la musica e la bellezza, è di tutti” - la dichiarazione di Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Aurelio Regina: "E' dovere omaggiare eredità culturale di Abbado"

Per Aurelio Regina, Presidente della Fondazione Musica per Roma “È un onore e un dovere per la Fondazione Musica per Roma ricordare Claudio Abbado e omaggiare l’eredità culturale di un uomo che sentiva la musica come qualcosa di necessario alla vita, in grado di cambiarla, migliorarla, e in alcuni casi addirittura di salvarla. Abbado credeva nella funzione terapeutica della musica e il suo lascito è per questo anche e soprattutto politico e sociale. Un luogo come l’Auditorium Parco della Musica, tempio delle arti, ha il dovere di fare della memoria un baluardo su cui ergersi e ricordare così un grande Maestro”.

Un iter, quello per inserire il nome di Claudio Abbado nella rosa dei grandi musicisti che nel corso di questi anni hanno trovato posto e memoria all’Auditorium Parco della Musica, avviato nel 2017. Dopo due anni la targa che risplende tra verde e meraviglia architettonica.

"L’intenzione è stata da subito quella di tenere vivo il ricordo del grande Maestro sottolineando un aspetto peculiare della sua personalità, l’essere amante dei giardini e degli spazi verdi ai quali - ha ricordato José R. Dosal, AD della Fondazione Musica per Roma - si dedicava con una passione non solo privata ma anche politica”. 

Partiture e pubblicazioni del maestro Abbado all'Auditorium

E il nome del maestro Abbado risuonerà ancora negli spazi dell'Auditorium anche grazie all'impegno della Fondazione Claudio Abbado che ha donato un catalogo di partiture, pubblicazioni e registrazioni del Maestro alla bibliomediateca dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia "così che, in attesa della sua pubblicazione sui siti internet, potrà essere consultata, oltre che a Berlino, anche a Roma".
 

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