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Il fiume scomparso sotto al Colosseo

Ad Appio-San Giovanni scorreva una volta questo corso d'acqua che terminava nel Tevere. L'ennesima sorpresa della Roma nascosta.

"Per conoscere Roma non basta una vita". Oltre ai consueti percorsi turistici "classici" sappiamo bene quanto ci sia da vedere di nascosto nella Capitale. Oggi vi parliamo del terzo fiume di Roma.

Un fiume che aveva origine nell'attuale quartiere Appio-San Giovanni, che visto ora sembrerebbe insospettabile. Un tempo era però decisamente diverso: colline, alberi e insomma un paesaggio tutt'altro che urbano e piatto. Il corso d'acqua finiva nel Tevere, dopo il passaggio sotto le mura e appunto sotto al Colosseo. Venne scoperto dall'archeologa Rossella Rea durante gli scavi per la metro C e conserverebbe ancora adesso il suo tracciato sotteraneo. La stessa archeologa ha spiegato che fosse ricco di pesce, vista la forte presenza di ami da pesca e gradini artificiali incavati nel tufo.

Al tempo di Cesare (I sec. a.C.) le terre intorno a questo fiume erano piene di querce, faggi e lecci. Nel III secolo d.C. i terreni furono espropriati per necessità strategiche difensive. Vennero infatti costruite le mura Aureliane per difesa dagli Alamanni e dagli Jutungi. Infatti nel V secolo d.C. la zona divenne completamente incolta e paludosa, vista la mancata bonifica. La lunghezza del fiume e il suo nome sono tutt'ora sconosciuti ma sappiamo che il suo corso terminava nel Tevere passando per la Cloaca Massima. Massezio probabilmente lo usò come fossato.

Dopo il Tevere e l'Aniene, conosciampo adesso anche il terzo fiume di Roma: il fiume sotto al Colosseo.

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