Coscienze e incoscienze della Pittura
Dentale, Longo, Piersanti propongono in questa mostra la loro recente produzione. Piersanti sceglie la strada dell’astrazione con una forte presenza materica che rimanda a Burri. Longo lavora sull’essenza della visione, il paesaggio è il punto di partenza di una osservazione che si fa concetto ed, in taluni casi, si mostra interessato all’architettura come rappresentazione dello spazio. Dentale si muove lungo la linea del racconto mettendo in scena un mondo fantastico denso di richiami alla citta industriale influenzato, soprattutto sul piano del colore, dal futurismo.
A Napoli, città decisiva per le vicende dell’avanguardia artistica italiana tra fine anni ‘50 e inizio del decennio successivo. Quelli attuali non sono più i tempi dei gruppi e dei manifesti, anche se il tempo dell’avanguardia è tutt’altro che esaurito, come dimostrano i tanti fermenti attivi nell’attuale scena dell’arte. Il lavoro di Dentale, Longo e Piersanti non si risolve in una soluzione di continuità con quel lontano imprinting napoletano; si staglia su quella medesima faglia che è poi quella della interpretazione soggettiva e, di conseguenza, critica del presente. Un presente scomposto e reinventato dall’artista cui spetta proporre la visione di ciò che l’occhio dello spettatore può solo immaginare.