Jam d’eccezione per il Ferragosto targato Gregory’s by the River
La jam session evento: un sogno di mezza estate per tutti quelli che amano il jazz. Il celebre batterista Gregory Hutchinson guida la festa del jazz al Gregory's by the River: domani, 15 agosto, alle 22.00 con Leonardo Borghi al pianoforte e Giuseppe Romagnoli al contrabbasso,poi palco aperto per tutti i musicisti.
Non poteva mancare un grande concerto per festeggiare il giorno di Ferragosto nel cuore di Roma. Ad aprire le danze sarà proprio il batterista americano che guiderà il trio lungo lo sconfinato repertorio di standard e brani che hanno fatto la storia del jazz. Nativo di Brooklyn, Hutchinson ha un profondo legame con l’Italia ed in particolar modo con Roma, dove oramai risiede da tempo.
Gregory Hutchinson, probabilmente il miglior batterista jazz oggi attivo sulla scena internazionale, ha sviluppato la sua concezione musicale iniziale influenzata da ‘Philly’ Joe Jones: “Tra le mie influenze principali c’è sicuramente lui – ammette - perché ha incorporato tutti gli elementi della sua vita nella sua musica. Era molto, molto elegante.” Ma è anche traendo ispirazione da Charlie Parker che lo ha spinto a far "cantare" la batteria come Bird faceva cantare il suo sax. Dopo aver iniziato come turnista con Red Rodney, l’artista ha diviso il palco e lo studio di registrazione con tutti i maggiori nomi del jazz mondiale: da Aaron Goldberg a Joe Henderson, da Dianne Reeves e Betty Carter fino a Christian McBride, da Ray Brown a Joshua Redman, da Eric Reed a Roy Hargrove.
Jazz Magazine lo descrive come "il batterista della sua generazione" e infatti, Gregory Hutchinson è uno dei musicisti più rispettati dei nostri tempi. La sua padronanza del tempismo e dell'espressione dei ritmi è al centro del suo stile personale. È un batterista, profondamente radicato nella tradizione jazz, in grado di affrontare tutti gli stili musicali con la massima precisione e fantasia, decorando le composizioni con la sua sensazione naturale e l'innovazione strabiliante.
Fin dal suo debutto professionale come turnista teenager per il trombettista Red Rodney, è stato un’eloquente testimonianza di come i giovani debbano dire la loro. Ancora oggi esprime la freschezza dell’invenzione che è stata una sua evidente caratteristica fin dall’inizio, equilibrata però con la maturità acquisita grazie alle collaborazioni con artisti del calibro di Betty Carter e Joe Henderson.
La sua esperienza e tecnica lo rendono uno dei musicisti più eccitanti da guardare e ascoltare. Ha il potere creativo non solo di coltivare, ma di sfidare l'arte stessa della batteria.
Dianne Reeves lo descrive come "Genio puro". Gary Giddins ha descritto il suo lavoro di batteria come "Elegante" e più "come la danza". Joshua Redman lo descrive come "Ispirato".