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Il festival premia "Kill me Please", Toni Servillo e le donne de "Las Buenas Hierbas"

Il Marc'Aurelio d'oro è andato al film di Olias Barco Kill me Please. Toni Servillo ha vinto invece il premio come migliore attore. Sorpresa per la migliore attrice: premiato infatti l'intero cast femminile di Las Buenas Hierbas

Era dato tra i film favoriti insieme ad Oranges and Sunshine e la giuria non ha smentito la stampa. Il Marc'Aurelio d'oro è andato al film di Olias Barco Kill me Please. Toni Servillo ha vinto invece il premio come migliore attore. Sorpresa per la migliore attrice: premiato infatti l'intero cast femminile di Las Buenas Hierbas. Ma ecco nel dettaglio la cronaca della serata e tutti i premi.

Una giuria internazionale presieduta da Sergio Castellitto e composta dalla giornalista e scrittrice Natalia Aspesi, il regista Ulu Grosbard, lo scrittore Patrick McGrath, il regista Edgar Reitz e la direttrice del museo delle arti multimediali di Mosca Olga Sviblova, ha giudicato i film in concorso nella Selezione Ufficiale.

Ha presentato la cerimonia di premiazione l'attrice Claudia Gerini, in abito lungo, che ha annunciato i vincitori dalla Sala Sinopoli dal vivo per tutti gli accreditati e dalla Sala Petrassi sul maxi schermo per tutti gli operatori della stampa.
 
“E' un onore per me aprire la cerimonia di premiazione di questa quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che ha visto le donne grandi protagoniste di questa edizione caratterizzata dai grandi numeri – esordisce l'attrice. “Ringrazio il presidente Gian Luigi Rondi, il direttore generale Francesca Via e il direttore artistico Piera Detassis, a cui cedo la parola.”
 
“Il pubblico è il vero protagonista di questa edizione – commenta il direttore artistico –  perché ci ha fatto spezzare molti record di presenza. Ho conosciuto la realtà dell'Auditorium cinque anni fa – conclude – ed ho scoperto uno staff fantastico, pronto a far fronte a qualsiasi emergenza in maniera tempestiva, compatta. Grazie, davvero”.
 
La Targa speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio mette in rilievo valori umani e sociali è stata assegnata all'iraniano Dog Sweat, di Hossein Keshavarz. Assegnato il premio Marc'Aurelio alla memoria di Suso Cecchi D'Amico.
 
Il Premio Marc'Aurelio esordienti, da quest'anno attribuito in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato assegnato a Kaspar Munk per Hold Om Mig. Ai film in concorso nella sezione Alice nella città sono stati attribuiti il Premio Marc'Aurelio Alice nella città sotto i dodici anni (giuria composta da ragazzi dagli otto ai tredici anni), assegnato a I want to be a soldier di Christian Molina e il Premio Marc'Aurelio Alice nella città sopra i dodici anni (giuria composta da ragazzi dai quattordici ai diciassette) vinto da Adem di Hans Van Nuffel.
 
Il Premio Miglior Documentario per la sezione l'Altro Cinema Extra è stato vinto da De Regenmakers di Floris-Jan Van Luyn. Il Premio Marc'Aurelio del Pubblico al Miglior Film – BNL assegnato al danese HÆVNEN-In a Better World, di Susanne Bier.
 
Il Premio Marc'Aurelio della Giuria alla migliore attrice è stato assegnato a tutto il cast femminile del film messicano Las Buenas Hierbas, composto da Ursula Pruneda, Ofelia Medina, Ana Ofelia Murguia, Miriam Balderas.
 
A un commosso Toni Sevillo, il Premio Marc'Aurelio della Giuria al Miglior Attore. “Permettetemi di dedicare questo premio al teatro e al cinema italiani come imprese, intese nel senso profondo di lavoro e avventura. Grazie a tutti”, ha commentato l'attore al momento della consegna.
 
Il Gran premio della Giuria Marc'Aurelio assegnato a HÆVNEN-In a Better World, di Susanne Bier. Il Premio Speciale della Giuria Marc'Aurelio al tedesco Poll, di Chris Kraus.
 
Infine, una stravagante delegazione di attori e il regista ritirano il remio Marc'Aurelio della Giuria al Miglior Film, vinto dalla nerissima e irresistibile, grottesca e scorrettissima commedia Kill me Please, di Olias Barco.
Il film belga aveva conquistato il festival per l'originalità della pellicola. “Grazie, grazie a tutti – ha detto il regista – ho fatto un film punk che è stato votato da una giuria punk. Faccio i miei auguri a questo festival perché possa continuare il più possibile”.
 
Chiude il presidente di giuria Sergio Castellitto, che ringrazia “tutto il gruppo di sovversivi con cui ho condiviso questa intensa settimana di lavoro”.
 
Viva il grande cinema.
 

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