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Cinema Prati / Piazza Cavour

"Bianca come il latte, rossa come il sangue": un film per parlare di adolescenza

Proiezione speciale del film "Bianca come il latte e rosso come il sangue" per 500 studenti romani. L'Assessore De Palo moderatore del dibattito con l'autore Alessandro D'Avenia e parte dello staff di produzione

"Un figlio di Re mangiava a tavola. Tagliando la ricotta, si ferì un dito e una goccia di sangue andò sul formaggio, così disse a sua madre: . - rispose lei - chi è bianca non è rossa, e chi è rossa non è bianca. Ma cerca pure, se la trovi". Comincia così la favola di Italo Calvino "L'amore delle tre melagrane", e proprio a questa suggestiva immagine si è ispirato lo scrittore Alessandro D'Avenia per titolare il celebre romanzo di cui proprio in questi giorni è uscita la tanto attesa pellicola cinematografica.

"Bianca come il latte, rossa come il sangue", nelle sale dallo scorso 4 aprile, è stato proiettato oggi al Cinema Adriano di Piazza Cavour per uno speciale incontro tra 500 studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori romane e alcuni componenti dello staff di produzione. Giacomo Campiotti firma la regia di una storia toccante e molto profonda, che mette a dura prova la giovane età dei suoi protagonisti, dei comuni adolescenti alle prese con la scuola, le amicizie, i primi amori ma anche la malattia, la morte e Dio. Tematiche affrontate con la freschezza di un linguaggio giovane e divertente e il romanticismo della musica dei Modà, che ne hanno curato la colonna sonora.

A moderare l'incontro, dopo la visione del film, l'Assessore Gianluigi De Palo, che ha espresso grande soddisfazioni per l'iniziativa, che ha coinvolto insegnanti e studenti fuori dalle mura scolastiche, per un modo diverso e stimolante di "fare scuola". "Credo molto in tutte le forme di alleanza educativa nella prospettiva di integrare con tutti gli strumenti possibili la formazione e l'istruzione di ogni adolescente" - ha dichiarato l'Assessore alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani - "Il ruolo di ciascun educatore od operatore che ha a che fare con i ragazzi dovrebbe essere teso anche alla formazione di questi prima di tutto come persone, uomini e donne di domani; è questa una scuola che funziona, è così che si porta a compimento il progetto dei giovani d'oggi". Presenti in sala e protagonisti del dibattito faccia a faccia con il giovane pubblico, anche Luca Bernabei (direttore generale di Lux Vide, produttore del film), Aurora Ruffino (attrice co-protagonista) e lo stesso D'Avenia, autore del libro e co-sceneggiatore della pellicola. "Quello dell'adolescenza è un momento così importante quanto complicato per i giovani, che troppo spesso si rischia di perdere di vista la bellezza e l'entusiasmo di quegli anni, che sono un vero e proprio "laboratorio" in cui tutto è in preparazione per quello che poi si diventerà un giorno", ha dichiarato lo scrittore.

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