"Arte, vini e delizie": a Palazzo Brancaccio una festa per riscoprire il vero gusto del Natale
La magia di uno dei palazzi più belli di Roma incontra le eccellenze gastronomiche, enologiche ed artigiane italiane. Il 5 dicembre, negli storici spazi di Palazzo Brancaccio, tradizione e gusto si uniscono nella manifestazione "Arte, vini e delizie", nata su iniziativa del CoViRo - Consorzio dei Vinattieri Romani, per far riscoprire ai romani il sapore genuino delle feste natalizie, lontano dal Natale "in serie" proposto dai centri commerciali.
Tra calici di vino, specialità dolciarie e il lavoro "in diretta" di artigiani che proporranno le loro creazioni a tema natalizio, le sale di fine Ottocento dell'edificio di Via Merulana si trasformeranno per un pomeriggio in un percorso di qualità in cui cittadini e turisti potranno gustare e conoscere, gratuitamente, il lavoro e la ricerca che si nasconde dietro le bontà del settore dolciario ed enologico.
"Avremo cioccolato, distillati, dolci tradizionali. Uno dei principali espositori sarà la Perugina. Ma non solo. Ci saranno anche prodotti dolciari per celiaci, perché è giusto pensare alla salute di tutti. Inoltre saranno presentati in anteprima esclusiva alcuni nuovi rum e grappe particolari italiane" spiega Claudio Arcioni, da trent'anni alla guida del consorzio che unisce pasticcerie, botteghe ed enoteche storiche della Capitale, ed erede di una "dinastia" che, dal 1932, nel quartiere Trieste, valorizza le risorse gastronomiche locali, e tra le prime ad aprire un enoteca a Roma all'insegna del "Bere bene", nel 1967.
"Vogliamo lanciare un messaggio ad una Roma in cui, quest'anno, il Natale non esiste" prosegue "I negozi tradizionali sono un po' fermi e non si fa niente per incentivarne il lavoro. Le strade non sono illuminate e c'è carenza di iniziative che possono attirare turisti e cittadini a un commercio di qualità dei nostri prodotti italiani". All'ingresso, sarà disponibile anche una guida delle eccellenze esposte, per aiutare l'orientamento dei visitatori, che, in occasione dell'edizione organizzata lo scorso anno dal consorzio "Regalo d'autore: dono artigiano", sono stati circa 1200. "La nostra direzione è quella di seguire la tendenza nazionale degli ultimi anni di un ritorno ai cibi italiani di qualità. Il nostro comparto, seppur tra mille fatiche, resiste."