Antonin Artaud e i suoi doppi
Gaia Pozzilli
Antonin Artaud e i suoi doppi
Lithos Studi
collana diretta
da Alessandro Gebbia
Lithos Editrice
pp. 103 - euro 12,00
Pensatore, filosofo, poeta, uomo di teatro, di cinema e pittore; la molteplice natura di Antonin Artaud riaffiora in questo essenziale studio scritto da Gaia Pozzilli. L'autrice, partendo dal rapporto dell'artista con la pittura, ne indaga la relazione con i suoi doppi: Paolo Uccello, André Masson, Jean de Bosschère, Balthus e Vincent van Gogh. Cinque capitoli legati tra loro da una linea che conduce il lettore nei testi dedicati da Artaud ai colleghi e amici, analizzando la pittura come elemento centrale della sua produzione artistica, paradigma di tutte le arti e mezzo tramite il quale poter rivoluzionare il teatro. Il doppio è, dal punto di vista psicoanalitico, un'invasione da parte dell'inconscio nel campo della coscienza, interpretata come ritorno al rimosso, ma anche il riaffiorare dell'angoscia per la morte dalla quale ne deriva il sentimento del perturbante. Secondo Pozzilli, il doppio per Artaud è soprattutto l'altro e in particolar modo quella schiera di pittori coi quali si è potuto confrontare, degli esempi da portare a modello. In questi scritti critici seguiamo la costante ricerca artaudiana di un gesto autentico rintracciabile nelle opere dei suoi "specchi" come direbbe Jacques Lacan, al fine di poter tenere unita la frammentarietà di un'anima turbata che però non ha mai smesso di meravigliarsi per la bellezza di un mondo a lui ostile e per la storia umana celata nei ritratti.
GAIA POZZILLI
Ha dedicato gran parte dei suoi studi universitari ad Antonin Artaud, ha conseguito la laurea magistrale in Filosofia, presso La Sapienza, Università di Roma. Counselor Filosofico e membro della Società Italiana di Counseling Filosofico (SICoF), vive e lavora a Roma.
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