Amazzonia - Teatro Ambra alla Garbatella
AMAZZONIA scritto e diretto da Enrico Maria Falconi Dal 27 al 29 Aprile ore 21:00 Teatro Ambra alla Garbatella Prenotazioni Online https://www.eventbrite.it/e/biglietti-amazzonia-al-teatro-ambra-alla-garbatella-33475935424?aff=es2 Amazzonia con 30 Attori in scena Il nuovo spettacolo di Enrico Maria Falconi, dopo l'ultimo successo di pubblico e critica "Moby Dick. Me Stesso. Cerco", nasce dall'esigenza di raccontare un contesto, quale quello della foresta Amazzonica, apparentemente così lontano. L'idea di Sud che si incontra ( e scontra) con l'idea di Nord. Una dicotomia che non rimane solo geografica ma permea in una visione spesso opposta della vita e del rapporto con la natura che circonda. Amazzonia è una storia contemporanea che inizia da una favola brasiliana che narra del rapporto intimo tra l'uomo e la natura, attraversa l'Enciclica di Papa Francesco "Laudato Si", per giungere poi fino alla periferia di una grande città del Sud Italia. Dalla loro integrità, la salvaguardia del Pianeta stesso. Amazzonia è un grido di aiuto al Pianeta. Una lettura artistica sull'Ecologia Una emozione da vivere a 360 gradi dove tutto viene messo in discussione tranne la voglia di trattarci meglio. Debutto a Roma presso il Teatro Ambra alla Garbatella dal 27 al 30 Aprile 2017-- Inoltre, lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio di Cittaslow International che è il network mondiale delle città del buon vivere. Raccoglie otre 200 comuni di 30 Paesi del mondo accomunati dalla voglia di perseguire uno sviluppo sostenibile, attraverso "l'economia della lentezza": la capacità di valorizzare le risorse di ciascun territorio (siano esse agricole, artigianali, economico-produttive, sociali, turistiche e culturali), trasformandole in modelli di sviluppo sostenibili e in tecnologie innovative. La filosofia di Cittaslow Siamo alla ricerca di Città animate da uomini curiosi del tempo ritrovato , ricche di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristornati, di luoghi dello spirito, di paesaggi non violati, di artigiani affascinanti, dove l'uomo ancora riconosce il lento, benefico succedersi delle stagioni, ritmato dalla genuinità dei prodotti, rispettosi del gusto e della salute, della spontaneità dei riti (…)" (Dal Manifesto delle Cittaslow, Orvieto, Ottobre 1999)