Alva Noto in mostra al MACRO
Carsten Nicolai (Karl-Marx-Stadt, 1965) conosciuto anche come Alva Noto, pseudonimo che utilizza per le produzioni musicali, è un artista e musicista tedesco. Co-fondatore dell’etichetta indipendente Raster-Noton nel 1994, la sua ricerca si muove costantemente nello spazio di confine tra arte visiva, musica e scienza. Nicolai inizia il suo percorso come artista ma è attraverso l’interesse per il suono e la sua componente fisica, di cui inizialmente studia le alte frequenze, che giunge progressivamente alla musica elettronica.
Cosciente che la musica rappresenta solo una parte dello spettro sonoro, quella udibile e riconoscibile dall’orecchio umano, nella sua pratica indaga le potenzialità espressive e conoscitive che risiedono al di là dei confini imposti dalla musica tradizionalmente codificata. Muovendosi con libertà tra universi e immaginari microscopici e macroscopici, il lavoro è alimentato dalla consapevolezza che tempo, spazio e suono sono eternamente connessi.
Forte anche di una formazione in architettura, Nicolai esplora le possibilità offerte dal suono di generare spazi fisici e insieme sociali con l’intenzione di «evocare intense atmosfere», un proposito che accompagna tutta la sua ricerca e che si manifesta soprattutto nella dimensione più performativa. Convinto che «la bellezza della musica elettronica è rappresentata dal fantasma nella macchina», Nicolai è affascinato dalla performatività intrinseca ai diversi dispositivi che utilizza per generare suoni e comporre, i quali, una volta impostati determinati parametri, manifestano una propria vitalità indipendente. L’interesse per la vita delle macchine caratterizza anche il suo rapporto con la scienza e la sua storia: a tratti scettico nei confronti delle più nuove tecnologie, l’artista volge spesso lo sguardo a invenzioni del passato recente e remoto rintracciando in esse, e nell’attitudine dei loro inventori, un principio di ispirazione poetica.
Tale idea si inscrive nella più ampia volontà di stabilire un parallelismo costante tra artista e scienziato, che lo induce spesso a integrare nel suo pensiero molteplici paradigmi scientifici. È questo il caso di HYbr:ID, progetto iniziato nel 2021 e ispirato in parte dal modello dello spaziotempo di Hermann Minkowski. HYbr:ID è caratterizzato dalla compresenza di metodi compositivi eterogenei che confluiscono in un insieme di tracce nelle quali Noto genera cosmogonie sonore che ricombinano geometrie e distopie in un'oscillazione tra ritmi più stilizzati, dilatati e atmosfere oniriche fatte di basse frequenze. Il paesaggio sonoro, denso di una combinazione di toni meditativi e risonanti, emana una vibrazione estensiva che evoca una distesa cosmica.
HYbr:ID Vol. 1 (2021) raccoglie le musiche commissionate per Oval, un pezzo coreografico diretto da Richard Siegal ed eseguito dallo Staatsballett Berlin. HYbr:ID Vol. 2 (2023) riunisce invece le musiche commissionate per il balletto Ectopia, sempre diretto da Richard Siegal e portato in scena dal Tanztheater Pina Bausch.
In occasione della mostra Alva Noto propone, in anteprima, il terzo capitolo inedito della serie HYbr:ID. Questo racconto è completato da un insieme di notazioni grafiche elaborate a partire dall’immaginario acustico e sonoro di HYbr:ID che, unendo il disegno tecnico e la visualizzazione di principi compositivi a segni più strettamente poetici, testimoniano la volontà costante di oltrepassare i limiti imposti dai sistemi di notazione musicale classica. La mostra è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo. Si ringrazia Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo.
Carsten Nicolai (Karl-Marx-Stadt, 1965) è un artista e musicista tedesco attivo a Berlino. Appartiene a una generazione di artisti che opera nell'area di confine tra musica, arte e scienza. Nel suo lavoro cerca di superare la separazione delle percezioni sensoriali, rendendo fenomeni scientifici come le frequenze del suono e della luce percepibili sia per l’apparato visivo che per quello uditivo. Influenzato dai sistemi di riferimento scientifici, Nicolai utilizza spesso schemi matematici come griglie e codici, oltre a strutture di errore, strutture casuali e auto-organizzate. La sua ricerca artistica si riflette anche nel lavoro musicale, condotto spesso con lo pseudonimo Alva Noto. Con una forte attitudine al riduzionismo, Alva Noto conduce i suoi esperimenti nel campo della musica elettronica, generando un proprio codice di segni, acustiche e simboli visivi. Insieme a Olaf Bender e Frank Bretschneider è cofondatore dell'etichetta Raster-Noton. I suoi progetti musicali includono, tra gli altri, collaborazioni con Ryuichi Sakamoto, Ryoji Ikeda, Blixa Bargeld e Mika Vainio. Si è esibito in diverse istituzioni e contesti internazionali, tra cui: il Guggenheim di New York, il San Francisco Museum of Modern Art, il Centre Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra. Nel 2015, insieme a Ryuichi Sakamoto, ha realizzato la colonna sonora per The Revenant, diretto da Alejandro Iñárritu, nominata ai Golden Globe, ai Bafta e al Critics Choice Award.