Trahisons a La Pelanda
Tra esaltazione amorosa e impietoso cinismo, un grande classico di Harold Pinter è in arrivo dal Belgio con la compagnia tg STAN. Il collettivo fiammingo giunge per la prima volta a Roma nell’ambito dell’undicesima edizione del festival Short Theatre, il 9 e 10 settembre negli spazi della Pelanda, dove presenta in prima nazionale Tradimenti, triangolo amoroso che si fa cinica parabola sull’usura dei sentimenti e sulla loro inafferrabilità.
Il testo del drammaturgo inglese – Premio Nobel per la Letteratura nel 2005 – si compone di sette scene, che coprono un lasso di tempo di sette anni. Attraverso una struttura in rewind, (la pièce inizia con la fine della relazione extraconiugale tra Emma e Jerry per poi risalire progressivamente indietro nel tempo, fino al momento in cui la loro storia prende avvio), Pinter rivela orgoglio e desideri, menzogne e debolezze di individui alle prese con la mediocrità ineluttabile delle loro vite: caratteri che si accendono d’una passione divorante, desiderosi di condurre un’esistenza di voli pindarici ma schiacciati e costretti in un mondo che in fondo è troppo angusto.
Attraverso una personalissima opera di svecchiamento del testo, il collettivo tg STAN (Stop Thinking About the Name) restituisce un classico della storia del teatro, con una rilettura capace di situare la pièce in un contesto contemporaneo. Peculiarità di questa formazione, composta da Jolente De Keersmaeker (Emma), Frank Vercruyssen (Robert) et Robby Cleiren (Jerry) è la modalità di lavoro che abolisce il concetto di gerarchia per operare ogni scelta (dalla selezione del testo, alle luci e alle scene) secondo principi democratici, ponendo al centro della scena la sovranità dell’attore-decisore. Come nella ventennale tradizione di tg STAN, i tre attori restano sempre in scena, osservando come recitano gli altri anche quando non fanno parte dell’azione, facendo dello sguardo dell’eterno terzo incomodo il riflesso di continua situazione di tensione.
Nella ferma certezza che lo spettacolo non sia un prodotto finito ma che si ricrei ogni sera nel dialogo con il pubblico, Tg STAN propone uno sguardo brutale su Tradimenti che, pur senza rispettare necessariamente tutte le pause e i silenzi previsti tra un dialogo e l’altro, ne restituisce la cinica prosaicità e l’intimo lirismo.