Si è tenuto ieri, 9 maggio 2013, presso l'Aula del Consiglio della Camera di Commercio il Convegno dal titolo "Il codice doganale comunitario, il mercato interno e le politiche occidentali nel mediterraneo", organizzato dal Consiglio dell'Ordine degli Spedizionieri doganali, un'ottima occasione per discutere di politiche comunitarie in un settore in continuo aggiornamento in cui è stata invitata anche l'U.Di.Con (Unione per la difesa dei consumatori). Nel corso del pomeriggio è intervenuto il Presidente Nazionale, Denis Nesci il quale ha ribadito l'esigenza di rafforzare le norme in ambito comunitario, con lo scopo di snellire notevolmente i controlli alle dogane cercando di unificarli in tutti i Paesi. In particolare, in Italia "assistiamo impotenti ai problemi che si verificano sulla merce in arrivo ai due porti principali in Italia, Genova e Gioia Tauro costretti a sostare per giorni e giorni in attesa dei controlli che, sempre più spesso, comportano un deterioramento dei prodotti, con conseguenze gravi per l'economia".

Inoltre per quanto il nostro Paese, controlli specifici sono previsti all'interno del Codice del Consumo che all'articolo 107 dedica un particolare interesse al ruolo delle amministrazioni in quanto si avvalgono della collaborazione dell'Agenzia delle dogane e della Guardia di finanza che hanno accesso al sistema di scambio rapido delle informazioni gestite dal sistema RAPEX.

"Insomma, un problema che riguarda non solo l'Europa - dichiara il Presidente dell'U.Di.Con - ma anche l'economia e la politica italiana e che ricade anche sui consumatori finali, costretti a pagare i prodotti ad un prezzo nettamente superiore, perché aggravato di costi aggiuntivi".