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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Turismo: "Tre milioni di visitatori fantasma. Problema sicurezza"

E' il dato emerso ieri in commissione Turismo. L'allarme ancora una volta riguarda quella cospicua fetta di turisti non censiti, che alloggiano in strutture abusive, sfuggendo a ogni controllo

Tre milioni di turisti "fantasma" che si aggirano ogni anno per Roma. Visitatori che passeggiano per le strade della Città Eterna, ma senza essere censiti. Alloggiano spesso in bed and breakfast abusivi ma anche in conventi, parrocchie o in case private, sfuggendo a qualunque tipo di controllo. E' il dato emerso ieri durante la commissione capitolina Turismo, una seduta per audire Federalberghi Roma, Unindustria e Confesercenti sulle criticità del settore turistico in città. Il problema prima di tutto è legato alla sicurezza, in un momento di allerta terrorismo a livello internazionale, ma anche di incassi mancati per il Campidoglio che da questi turisti "in incognito" non incassano neanche un euro di tassa di soggiorno. 

Per contrastare il fenomeno e creare una "task force" è stato avviato venerdì un tavolo in Prefettura, tra Campidoglio, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma e forze dell'ordine, come ha spiegato la direttrice del Dipartimento Turismo di Roma Capitale Cristina Selloni durante la commissione. "Ogni anno a Roma stimiamo che ci sono almeno tre milioni di turisti 'fantasma', presenze che non vengono censite - ha detto Selloni - Venerdì abbiamo avviato un tavolo in Prefettura per coordinare le forze dell'ordine nella lotta al l'abusivismo ricettivo". Non solo. La presidente della commissione Turismo Carola Penna ha spiegato che "è in corso un dialogo con la Questura di Roma e il ministero degli Interni per cercare di avere dei dati certi sulle presenze dichiarate nelle strutture extra alberghiere, dati che dobbiamo incrociare per scovare gli evasori ma che non ci vengono forniti per motivi di privacy".

Sul fenomeno dei bad and breakfast abusivi è poi tornato anche il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli. "Siamo di fronte a un'offerta di 35mila posti letto ogni giorno non registrati. In un momento di allerta internazionale è come se noi potenzialmente avessimo un piccolo paese di una provincia italiana che dorme a Roma e non se ne sa nulla. È un fenomeno preoccupante. Nonostante i controlli fino a oggi la strada percorsa non ha dato i risultati che speravamo, e anche la proposta di legge regionale che riguarda il regolamento del settore extra alberghiero ci dà una mano ma non ci aiuta a risolvere il problema".

Senza contare il calo degli arrivi nella Capitale rispetto alla media degli ultimi dieci anni, quando si era registrata una crescita intorno al 5 per cento. "Il turismo mondiale si muove intorno al 4,5 per cento, tutti crescono e noi no, anzi noi perdiamo fette di mercato" ha detto il presidente di Federalberghi Roma. "Uno dei motivi è il terrorismo se oggi andiamo a vedere altre capitali come Bruxelles, Parigi e Londra, città che hanno subito attacchi, hanno segni negativi ma noi siamo così bravi che abbiamo segni negativi anche se non ci hanno colpito. In ciò giocano fenomeni specifici: da mafia capitale in poi Roma all'estero ha un'immagine non proprio ottima nei confronti del mondo intero. Ciò che accade a Roma viene ripreso dalle agenzie estere e ribaltato sui media stranieri: scippi, problemi nei trasporti, decoro, incidono negativamente. A questo si somma l'abusivismo, che nel nostro settore è fuori controllo. Su air b&b ci sono 24mila inserzionisti a fronte di circa 8mila autorizzati dal Comune". 

Stefano Fiori, presidente della sezione turismo di Unindustria, ha sottolineato che "è importante che vengano rispettate le regole, perché molti alberghi in regola stanno chiudendo: negli ultimi mesi alberghi a quattro stelle per star dietro alla mercato dell'extra alberghiero hanno venduto stanze a quaranta euro. Bisogna contrastare il fenomeno delle strutture extra alberghiere irregolari, che creano danni anche sull'occupazione". Anche per questo, ha aggiunto Fiori, "è importante fare una comunicazione forte per far capire a tutti che ogni turista rappresenta un'opportunità per tutto il territorio".


 

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