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Economia

Sanità: la Tosinvest – San Raffaele licenzia 400 dipendenti

Antonio Cuozzo (UGL Sanità Roma): "Marrazzo aveva detto che non ci sarebbero stati morti e feriti. Qui ce ne sono 402. Tommaso Ausili (Cisl Lazio): “Siamo di fronte ad un imprenditoria che vive solo sugli accreditamenti”

Quattrocento dipendenti del gruppo Tosinvest sanità (marchio San Raffaele) hanno ricevuto in questi giorni le lettere di licenziamento. Si chiude nel modo più drammatico una vicenda iniziata nel ottobre 2008 con l'annuncio della mobilità.

Il gruppo controllato dalla famiglia Angelucci spiega che la decisione è da ricollegare ai gravissimi provvedimenti presi dal Commissario ad acta della Regione Lazio, Piero Marazzo, per il piano di rientro dal deficit sanitario.

Duro il commento dei sindacati. La Cisl funzione pubblica del Lazio attacca direttametne la società: “La Tosinvest il più grande gruppo privato della sanità laziale, che non dichiara una crisi economica ma denuncia una mancanza di accreditamenti, butta sul lastrico 400 famiglie".

  Il gruppo ha nel corso di questi mesi avviato assunzioni di personale e continua a far svolgere lavoro straordinario in modo abnorme  
Tommaso Ausili, segretario regionale Cisl Lazio e  Luigi Casarin, segretario generale della Funzione pubblica Cisl Lazio rincarano la dose: "Siamo di fronte a un'imprenditoria privata che non ama nessun rischio di impresa ma che vive solo sugli accreditamenti pubblici e che non svolge quel ruolo di complementarità nei confronti del servizio pubblico che in realtà dovrebbe svolgere".

Se la prende invece con il presidente Marrazzo Antonio Cuozzo dell'Ugl Sanità Roma: La Regione Lazio assente, che per mezzo del suo Presidente Marrazzo aveva promesso ai lavoratori della Sanità “la riorganizzazione (Piano di rientro Sanitario Regionale) non deve lasciare sul campo morti e feriti, dobbiamo difendere i lavoratori e tutelare i pazienti”. Mi sembra, che da oggi, il campo comincia a riempirsi di morti e feriti, e questo è il segno di una pessima gestione della sanità pubblica e privata che alle pregresse difficoltà hanno aggiunto una conclamata incapacità a governare il sistema sanitario regionale”.

Cuozzo ha anche sottolineato come “il gruppo ha nel corso di questi mesi avviato assunzioni di personale con diverse tipologie contrattuali e continua a far svolgere lavoro straordinario in modo abnorme, in evidente contrasto quindi con la dichiarazione degli esuberi.”

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