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Economia

Tassa di soggiorno: forfait per i gestori degli stabilimenti

Le novità: per le spiagge sparisce l'euro per i non romani e arriva il pagamento forfettario annuale degli operatori. Rimane l'euro da pagare per i musei per i non residenti

L'assemblea capitolina ha approvato la delibera n.69 del 2011 sulla tassa di soggiorno. Con la delibera, approvata con 33 voti a favore, uno contrario e 8 astenuti, si stabiliscono i metodi di riscossione del contributo di soggiorno nelle spiagge del litorale romano, sugli Open Bus Stop and Go e sui battelli che navigano sul Tevere.

LE NOVITA': PAGANO I GESTORI - La novità, introdotta dal documento, è quella di non pesare più sui turisti ma sui gestori: non più un euro per ciascun non romano ma un pagamento forfettario annuale degli operatori. La delibera che modifica le due precedenti del 2010 non stabilisce precisamente quale sia la somma da versare e rimanda alle presenze dell'anno precedente come metro di misura, ha spiegato il presidente della commissione Turismo Alessandro Vannini Scatoli, "gli stabilimenti balneari dovrebbero pagare circa 50 mila euro all'anno da dividere tra loro e gli otto gestori di open bus un milione di euro.

I NON RESIDENTI PAGANO ANCORA - Inoltre, la delibera conferma il versamento di un euro, per i non residenti a Roma, per ogni biglietto di ingresso ai musei comunali come, si legge nel documento, "partecipazione all'organizzazione del sistema di accoglienza della città". Il contributo di soggiorno è entrata nella manovra capitolina con l'auspicio di un valore di circa 72 milioni di nuove entrate; invece, ha aggiunto Vannini "nei primi sette mesi del 2011 (gennaio-luglio) l' introito è stato di 29 milioni di euro. Nonostante ciò credo ci siano i margini per recuperare entro il 31 dicembre". L'aula ha approvato alcuni ordini del giorno collegati alla delibera con i quali si stabilisce che il 10% del contributo di soggiorno sarà messo sul bilancio previsionale 2012-2014 per la spsa sociale: "un importante risultato" per Daniele Ozzimo (Pd) che ha proposto l'ordine del giorno, anche se "le risorse sulla riforma dell'assistenza domiciliare sono insufficienti e continueremo la battaglia affinchè queste risorse siano effettivamente destinate nel prossimo bilancio previsionale". Inoltre nella delibera ci si impegna a rivedere il regolamento sulle fermate e soste dei bus turistici e open per migliorare la mobilità in centro storico.

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