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Economia

Strada dei Parchi, 'trasferimento collettivo' da Roma a Chieti: protestano i dipendenti

Fit-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl At hanno indetto lo stato d'agitazione all'interno della società concessionaria che gestisce la A24 e la A25. "La vicenda è gravissima"

Stato di agitazione per il personale di Strada dei Parchi, la società concessionaria che gestisce la A24 Roma-Teramo e la A25 Roma-Pescara. Come si legge nella comunicazione di Fit-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti,  Sla-Cisal e Ugl At alle autorità competenti, la società ha attivato “procedure per trasferimenti collettivi del personale in un altro comune e in un'altra regione”. Una decisione “unilaterale” e “di cui non si conoscono ad oggi le motivazioni tecniche” che si unisce ad altre “che negli ultimi anni hanno di volta in volta minacciato la serenità del personale”. 

In totale, come spiega a Romatoday un rappresentante sindacale dell'Ugl, dipendente dell'azienda e tra le persone che dovrebbero essere trasferite: “Sono circa 70 i lavoratori che da Roma potrebbero ritrovarsi a lavorare a Chieti” spiega. Di questi “una cinquantina sono romani”. Si tratta di “amministrativi impiegati negli uffici della sede romana, circa l'80 per cento del totale”. Il prossimo 8 ottobre ci sarà un incontro 'di raffreddamento' tra le sigle sindacali e l'azienda. Incontro che, se andrà male la mediazione, potrebbe aprire le porte alla proclamazione di uno sciopero. 

Intanto i sindacati sono sul piede di guerra. In una nota del 2 ottobre indirizzata ai lavoratori scrivono: “L'Azienda ha confermato la volontà di procedere al trasferimento collettivo di quasi tutte le funzioni e del relativo personale della Direzione Generale presso un imprecisato luogo del Comune di Chieti, avviando le procedure previste dall'art. 31 del CCNL”. Denunciano i sindacati: “La vicenda è gravissima ed apre scenari ad oggi mai esplorati che vanno ovviamente respinti al mittente per non doverci occupare in futuro di trasferimenti d'ufficio in altre funzioni”. 

Il trasferimento non è l'unico motivo addotto dai sindacati come causa dello stato di agitazione. Nella lettera inviata all'azienda, alle prefetture di competenza e alla Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali si legge anche di “carenza di personale nel settore esazione, viabilità e manutenzione”, di “un numero considerevole di personale che risulta inquadrato in maniera difforme rispetto al dettato contrattuale”, di “necessità di sostituire i mezzi utilizzati dal personale operativo”. 

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