rotate-mobile
Economia Centro Storico / Piazza Venezia

Sciopero in Provincia, Cgil-Cisl-UIl: "Garanzie per i lavoratori di Capitale Lavoro"

Questa mattina i sindacati confederali hanno manifestato accanto ai lavoratori di Capitale Lavoro. dopo la risposta della Provincia. Pelliccia "siamo soddisfatti"

"Siamo  274 lavoratori, da un anno assunti a tempo indeterminato, che dal 2002 lavoriamo in sostituzione del personale nei Servizi della Provincia di Roma. Svolgiamo attività in vari ambiti della Provincia; formazione, impiego, ambiente, orientamento agli stranieri e altri settori, le stesse funzioni dei nostri colleghi provinciali, con un salario più basso e senza un futuro - così i dipendenti di Capitale Lavoro ci hanno spiegato il motivo della loro mobilitazione, e della manifestazione organizzata per questa mattina davanti a Palazzo di Provincia - Oggi vorremmo sapere: che ne sarà di noi dipendenti di Capitale Lavoro dopo il decreto Salva Italia?"

Capitale Lavoro S.p.a  è una società in house della Provincia di Roma. La Società supporta l’Amministrazione Provinciale nell’innovazione e potenziamento dei servizi offerti alla cittadinanza fornendo assistenza tecnico-specialistica. Opera nei settori del Lavoro e della Formazione professionale, nel campo del Sociale e dell’Ambiente, della formazione ed aggiornamento dei dipendenti provinciali, oltre che nei processi di innovazione tecnologica. Ma dopo il decreto Salva Italia e lo smantellamento delle Province, le loro competenze torneranno alla Regioni e ai comuni. I dipendenti provinciali verranno redistribuiti tra le regione ed altri enti e allora, dicono "noi che fine faremo? - e aggiungono - All'attuale Giunta non importa di noi, pensa solamente alle elezioni comunali del 2013".
 
Uno tra i tanti giovani che hanno partecipato, 35 anni, una laurea in ingegneria e vari corsi di specializzazione, dipendente anch'egli di Capitale Lavoro, ci racconta la sua esperienza e le sue paure riguardo le incertezze nutrite sul futuro della sua posizione lavorativa: "Non ci hanno trattato granchè fino ad ora. Basta ricordare i concorsi indetti senza motivazione nel 2008, che hanno visto lievitare le graduatorie dei vincitori da 35 posti a 455. E che motivo c'era? Noi già lavoravamo in Provincia, perché non includere il nostro profilo nei concorsi? Perché sperperare denaro pubblico mentre noi abbiamo salari bassi e non certi per il futuro. Basti pensare ai dirigenti e i politici della Giunta che hanno stipendi annui di euro 100.000 annui; o anche solo ai dipendenti provinciali che a parità di categoria prendono dalle 400 alle 500 euro in più rispetto a noi".

Dipendenti Capitale Lavoro protesta davanti alla Provincia



Abbiamo continuato a girare tra i manifestanti che attendevano ansiosi e curiosi i propri rappresentanti sindacali. I tre segretari regionali di categoria si sono seduti attorno al tavolo della trattativa, nel palazzo, con il direttore generale della provincia Antonio Calicchia e i rappresentanti delegati di Capitale Lavoro, per più di due ore. Durante l'attesa Annagloria Simonucci, R.S.A Uiltucs, ha dichiarato "Noi abbiamo diverse partite aperte con l'azienda ma al momento ci preme sapere se avremo una continuità lavorativa". Le altre rivendicazioni dei sindacati confederali per questi lavoratori sono: equiparazione retributiva al dipendente provinciale, orari di lavoro full time, corsi di formazione e di aggiornamento, affidamento ai lavoratori interni e qualificati delle attività specialistiche attualmente assegnati a professionisti esterni a progetto.
 
Dal tavolo di discussione verso mezzogiorno è arrivata la risposta. Racconta Alessandra Pelliccia segretario regionale CGIL Filcams: "Noi siamo preoccupati per questa situazione di confusione indotta in parte dal sistema stesso, e mi riferisco al decreto 'Salva Italia'; dall'altra da problemi interni all'azienda stessa (Capitale Lavoro), per l'assenza di fondi e di finanziamenti - continua Pelliccia - abbiamo già chiesto un incontro a fine gennaio ma in quella sede non eravamo riusciti a delineare un percorso chiaro; anche il confronto con l'azienda stessa su questioni riguardanti il contratto integrativo non stava andando per il verso giusto. Per questo siamo arrivati allo sciopero di oggi che ci ha consentito di essere ricevuti, grazie alla partecipazione dei lavoratori, dall'Assessore alle Politiche finanziarie e di bilancio Riccardo Rosati, dal Direttore Generale della Provincia di Roma Antonio Calicchia in presenza e del Presidente e dell'Amministratore delegato di Capitale Lavoro. L'occasione è stata preziosa e possiamo festeggiare un traguardo importante. Abbiamo ottenuto l'apertura di un tavolo permanente, per un verso, che ci consentirà di monitorare: l'evoluzione normativa rispetto alla sopravvivenza o meno delle Province, alla questioni degli Enti di secondo livello e a come le funzioni di oggi delle province verranno gestite e di conseguenza  come quelle funzioni che in parte vengono svolte oggi dai dipendenti di capitale Lavoro continueranno ad esistere. E quindi fondamentalmente come continueranno a lavorare questi dipendenti."

E continua soddisfatta il segretario "parallelamente a quanto vi ho appena detto, l'impegno netto e chiaro dell'amministrazione Zingaretti, della continuità occupazionale e della garanzia dei 274 posti di lavoro a tempo indeterminato di Capitale Lavoro. Certo la nostra battaglia riguarda anche i precari, tutti coloro i quali hanno un contratto con la stessa azienda a tempo determinato".
   
Il prossimo incontro tra Sindacati e Provincia è il 20 Marzo. "Il nostro ritmo sarà serrato dice Alessandra Pelliccia e discuteremo anche sull'adeguamento salariale. Ma possimao ritenerci per oggi davvero e sufficientemente soddisfatti"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero in Provincia, Cgil-Cisl-UIl: "Garanzie per i lavoratori di Capitale Lavoro"

RomaToday è in caricamento