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Economia

San Filippo Neri: a rischio 120 posti letto e chiusura di 5 reparti

"La proposta presentata oggi da Bondi prevede un taglio di 120 posti letto, inclusa la chiusura dei reparti di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillofacciale, Geriatria

I reparti di cardiochirurgia e di neurochirurgia dell'ospedale San Filippo Neri, quelli che rischiano la chiusura, sono stati occupati.
Il direttore generale facente funzioni del San Filippo Neri, Lorenzo Sommella, dopo l'incontro del commissario per la Sanità del Lazio, Enrico Bondi, con i direttori generali dichiara: “Nessuno di noi ha una visione completa dei tagli operati in tutte le aziende. Per quanto riguarda il San Filippo Neri la proposta presentata oggi da Bondi prevede un taglio complessivo di circa 120 posti letto, inclusa la disattivazione e quindi la chiusura dei reparti di Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillofacciale, Geriatria".
"La Cardiochirurgia e la Neurochirurgia sono tra i gioielli dell'ospedale - aggiunge Sommella - farne a meno significa compromettere la complessiva funzionalità di questo ospedale. Il San Filippo Neri - continua - viene colpito molto duramente da questo taglio ed io nella riunione di oggi ho espresso la mia netta contrarietà". "Bondi entro fine anno redigerà un piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale, lo assumerà per decreto e lo consegnerà al futuro governo regionale per la piena attuazione. Speriamo che già Bondi cambi idea", conclude.

Non accenna a migliorare la situazione della sanità locale: la scure dei tagli continua a farsi sentire e a gravare sui lavoratori e, di conseguenza, sui pazienti. I medici ieri hanno avuto un incontro con Roberto Lala, il presidente dell'Ordine dei medici del Lazio Roberto Lala che ha spiegato:"Quello che è stato fatto contro il San Filippo Neri non è un attacco all'ospedale, ai medici,ma alla salute pubblica. Vorremmo capire le ragioni che stanno dietro a questo tipo di scelte".
I medici si dicono preoccupati per i loro colleghi precari, che sono i primi a rischiare il posto di lavoro, ma soprattutto per i pazienti : "Non capiamo la fretta di rendere esecutivi questi tagli e il nostro primo pensiero va naturalmente alle persone che abbiamo in cura - spiega la dottoressa Antonella Rizzo della Neurochirurgia - gli sprechi veri di questo ospedale andrebbero forse indagati e non si riducono certo tagliando i posti letto".

A rendere nota la notizia dell'occupazione di oggi è il segretario provinciale della Uil, Paolo Dominici. "Questo pomeriggio - sostiene Dominici- il Commissario Bondi potrebbe formulare lo scellerato decreto taglia Ospedali. La situazione è esplosiva, le aziende polveriere. Annunciamo che al San Filippo Neri intanto la UIL FPL sta occupando, per difenderli dalla chiusura, i reparti di cardiochirurgia e di neurochirurgia che rappresentano oltre il 60% dei posti letto che si vogliono tagliare. "Bondi - prosegue Dominici - dovrà venire di persona per chiudere queste specialistiche, noi le difenderemo ad oltranza e, nel frattempo, senza arrecare danno ai malati ne provocare disservizi, le occupiamo. Quindi come promesso, già a partire dalla giornata di oggi si apriranno una serie di azioni vertenziali senza fine e a macchia di leopardo: ciascun lavoratore è stato allertato per agire alle varie azioni di protesta che stiamo programmando. Non sarà semplice sedare questa situazione - conclude il Segretario della Uil Fpl - se non con il ravvedimento da parte dell'ASP e del commissario Bondi nelle intenzioni sin qui manifestate che colpiscono il Servizio Sanitario Regionale in modo politico, strumentale ed irreversibile".

Un commento alla situazione del San Filippo Neri arriva anche dal candidato sindaco David Sassoli: “Quando parliamo di sanità, parliamo di salute dei cittadini e dunque i tagli, in questo settore più che in ogni altro, non possono essere fatti ad un tavolo, ma verificando di persona ciascuna situazione, incontrando i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno si affannano per assicurare comunque il servizio e, soprattutto, ragionando su dati reali e aggiornati che non sono certo su quelli fermi al 2006”.

Parole pronunciate dall’europarlamentare e candidato alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio, David Sassoli, nel corso di un’affollata assemblea dei lavoratori presso l’Azienda ospedaliera  San Filippo Neri. Sassoli poi ha continuato:“La domanda da porsi – ha detto Sassoli - è da dove ripartirà la sanità a Roma e la risposta, di cui la politica deve senz’altro farsi carico, deve darla, in queste ore, chi è stato chiamato a mettere mano a quei famosi conti che non tornano. E allora colpire una struttura come il San Filippo Neri, polo di eccellenza della sanità pubblica nel quadrante nord della città, che assicura livelli di professionalità e organizzazione sopra la media e su cui negli ultimi anni sono stati investite ingenti risorse per ampliamenti e ristrutturazioni non può essere fatto tirando una riga.
L’enorme questione della sanità a Roma - ha concluso - sta rischiando di esplodere e di trasformarsi, molto pericolosamente, in un problema di salute pubblica che investirà l’intero Paese e sul quale, a quel punto, sarà a chiamata a intervenire  l’Unione Europea”.

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