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Economia

RomaUno spenta da due giorni: mercoledì prossimo microfoni e telecamere "in discarica"

Niente stipendi da tre mesi, tavolo sindacale saltato e segnale spento da due giorni per RomaUno tv. La settimana prossima manifestazione in Campidoglio

Precipita la drammatica crisi di RomaUno, prima emittente televisiva romana. Dopo l’incontro di martedì scorso in cui l’azienda non ha voluto fornire alcuna indicazione in merito al pagamento delle mensilità arretrate e soprattutto sul futuro lavorativo dei 29 dipendenti, da due giorni la tv è di fatto spenta. Una situazione che si aggiunge ad un tavolo sindacale saltato e soprattutto al mancato pagamento degli stipendi.

La nuova proprietà, in mano all’imprenditore Fabrizio Coscione, ha espresso l’intenzione di tagliare drasticamente il personale e stravolgere la storica linea editoriale che l’emittente ha tenuto fin dal suo esordio, avvenuto 12 anni fa. 

L’azienda si trincera dietro alla difficoltà di far fronte alla situazione debitoria che pure si era impegnata a sanare all’atto dell’acquisizione delle quote, avvenuta solo il 18 settembre scorso.

"Tutto questo", si legge in un comunicato dell'associazione Stampa Romana, "getta delle ombre sulla compravendita dell’emittente al termine della quale il proprietario uscente, il consorzio Colari di Manlio Cerroni, aveva auspicato che il nuovo editore sapesse “preservare il patrimonio di credibilità, professionalità e affetto che Romauno ha conquistato in questi anni”. Allo stato attuale per lo meno un grave errore di valutazione".

La stessa associazione Stampa Romana racconta come "solo oggi, si scopre che proprio il Colari nel corso degli ultimi anni della sua gestione, affidata all’amministratore unico Fabio Esposito, è stato gravemente inadempiente anche riguardo il versamento di contributi e fondi previdenziali dei dipendenti. Una situazione oggettivamente insostenibile e senza la minima prospettiva futura per i lavoratori di RomaUno che da luglio 2014 si sono fatti carico delle difficoltà aziendali accettando la decurtazione mensile dello stipendio del 40%".

È stata spenta una voce di informazione e servizio per i cittadini romani, per questo mercoledì prossimo i lavoratori di RomaUno hanno indetto una giornata di sciopero durante la quale saranno ai piedi del Campidoglio per gettare simbolicamente “in discarica” microfoni e telecamere.

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