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Shopping Centro Storico / Via del Corso, 79

Nell'ex Rinascente apre il maxi store di Zara: 5 piani di shopping ecosostenibile

Ha inaugurato ieri, nella ex storica sede de La Rinascente a Palazzo Bocconi, il nuovo store Zara. Completamente integrata con l'ambiente nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del palazzo

Criteri di eco-efficienza e sostenibilità ambientale, risparmio energetico e idrico e attenzione alla pulizia dell'aria con attenzione ai livelli di ossigeno e azoto: tutto questo pensato e studiato all'interno di una sede storica del 1887 dove ha aperto ieri il terzo punto vendita Zara a Roma.

Antichità e modernità, un connubio completamente a impatto zero che ha reso Palazzo Bocconi, ex sede storica dei grandi magazzini 'La Rinascente', una pietra miliare di Zara nel mondo.

Il nuovo negozio nel cuore della capitale, il terzo a Roma e il numero 5000 nel mondo (285 in Italia), è destinato a diventare infatti un punto di riferimento nel percorso intrapreso dal Gruppo Inditex, (di cui fa parte il marchio Zara assieme a Pull & Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara Home e Uterque) nell'applicazione di criteri di eco-efficienza e sostenibilità ambientale.

A tagliare il nastro inaugurale, il direttore della comunicazione del gruppo, Jesus Echavarria e l' architetto responsabile della ristrutturazione del negozio, Duccio Grassi. Entrambi hanno spiegato le caratteristiche che rendono il nuovo store unico per il momento nel suo genere in Italia, assieme agli store di Atene e di Barcellona. Mister Amancio Ortega, raramente apparso in pubblico, proprietario e fondatore del gruppo, ha espresso la sua ferma intenzione di estendere il progetto a tutti i negozi del marchio, visto che è già stato annunciato il progetto nell'ultimo cda del gruppo.

L'architetto Duccio Grassi ha spiegato di aver progettato il nuovo spazio "con una concezione moderna e rappresentativa al meglio dell'immagine di Zara, nel rispetto degli elementi storici e artistici del palazzo nato nel 1887". Oltre all'importanza dell'integrazione con l'ambiente, della conservazione delle caratteristiche architettoniche originali dell'edificio, come il grande patio centrale e le colonne Liberty, elemento-chiave per lo sviluppo del progetto è la luce. Il palazzo è già nato nel 1887 con la concezione di comunicare con la città - ha spiegato Grassi -. Non ho fatto altro che rispettare la struttura. La luce viene catturata dalle grandi vetrate che noi abbiamo ampliato al massimo e filtrata dalle lamiere metalliche forate che mostrano l'esterno e fanno da supporto ai capi in vetrina. La sera la luce viene rimandata verso l'esterno".

Lo store di Via del Corso punta ad avere la certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), che indica i requisiti necessari e i parametri da rispettare per costruire edifici eco-sostenibili, già ottenuto con lo store di Atene. Il risultato finale è un punto vendita che consuma il 30% in meno di energia rispetto al consumo medio annuale di un negozio tradizionale; permette di risparmiare il 70% sul consumo di acqua evitando l'emissione di oltre 200 tonnellate di CO2 all'anno.

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