Ritardi delle borse di studio, Regione e Laziodisu sotto accusa

I fatti stanno così: 11211 studenti delle università del Lazio vincitori di una borsa di studio stanno aspettando da mesi l'erogazione della seconda rata della borsa di studio. I ritardi dell'agenzia per il diritto allo studio del Lazio (Laziodisu) sono noti, quest'anno infatti la regione ritardò di alcuni mesi l'erogazione della prima rata, prevista per il 31 dicembre 2011 la prima rata arrivò nelle tasche degli studenti solo il 12 marzo; la seconda invece, prevista prima per le matricole entro il 31 marzo, poi per gli studenti iscritti agli 'anni successivi al primo' entro il 30 giugno, ancora è bloccata dal mancato nulla osta della tesoreria della Regione Lazio. 

 

"Ho chiamato la Regione Lazio e ho avuto la fortuna di parlare con una signora gentilissima che si occupa delle borse di studio. Lei mi ha detto di avere mandato in pagamento le rate già un mese fa. Ma che la pratica è ferma alla tesoreria che mi ha liquidato senza risposte", così scrive uno studente sulla pagina Facebook.

 

La storia resta avvolta nell'ombra, con gli uffici dell'Laziodisu e la tesoreria regionale che si rimbalzano le responsabilità. Scrive un altro borsista: "la ragioneria sta lavorando ancora le pratiche per vedere l'ammontare delle varie somme ecc, ma ovviamente dati i tempi tecnici non mi hanno saputo dire una data più o meno precisa per il pagamento. Alcuni giorni fa dicevano che le pratiche erano già pronte mancava solo l'ok al pagamento, a questo punto non so proprio a chi credere".  Sembra la classica storia italica, fatta di uffici e burocrazie che rimbalzano il cittadino da uno sportello all'altro.

 

La pagina Facebook aperta da Link Roma ha subito avuto più di mille contatti, e ospita richieste e domande che nella realtà non trovano risposta. Qualcuno è più ottimista e si basa sul fatto che l'estate in Italia come una sorta di limbo il paese quasi si blocca, e che in autunno "vedrete" i soldi arriveranno. Ma i ritardi restano, e mentre gli studenti aspettano l'erogazione della seconda rata, l'apertura dei corsi del nuovo anno è alle porte, e le nuove domande per le borse di studio di quest'anno sono già state inoltrate. 

 

Di una cosa gli studenti sono sicuri, alla fine andrà come lo scorso anno e il ritardo finirà ad ottobre e come un effetto domino ci saranno altri ritardi anche in futuro, oramai è prassi. I dubbi stanno nella poca chiarezza degli uffici regionali nel comunicare i problemi legati all'erogazione delle borse, se i problemi sono legati ai vincoli del patto di stabilità sarebbe ideale che la regione sia chiara nel spiegare le ragioni del ritardo.