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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

La Regione Lazio libera il mare: metà delle spiagge comunali dovranno essere libere

Nuova legge sul demanio marittimo. Riformulata la classificazione delle spiagge, rinnovo non più automatico delle concessioni; misure sulla trasparenza, sulla destagionalizzazione, unificazione dei Piani di utilizzo delle spiagge

Da oggi, la Regione Lazio ha una nuova legge sul demanio marittimo per finalità turistico-ricreative.

Ecco le principali novità. Innanzitutto, la modifica e semplificazione delle diverse definizioni di utilizzazione del demanio marittimo attualmente in vigore: da oggi, infatti, la classificazione diventa più funzionale: stabilimenti balneari, spiagge libere con servizi e spiagge libere. Viene inoltre esplicitato chiaramente il principio secondo cui sulle spiagge libere e sulle spiagge libere con servizi è vietato il preposizionamento di attrezzature balneari e l’organizzazione dei servizi alla balneazione non può, in nessun caso, precludere la libera fruizione dell’arenile. Prima, invece, le definizioni erano stabilimenti balneari, spiagge attrezzate e spiagge libere, che hanno creato problemi di interpretazione e difformità di comportamenti tra i Comuni del litorale laziale; visto peraltro che non era chiaro che cosa potesse e non potesse essere fatto nelle varie tipologie di spiagge.

In secondo luogo, la nuova legge prevede una diversificazione dell'offerta turistico-ricreativa sulle spiagge. Prima, infatti, non esistevano disposizioni specifiche che garantissero in ogni Comune una quota minima di spiagge libere o spiagge libere con servizi. Oggi, invece, è stata introdotta una norma che prevede che ogni Comune debba riservare a 'pubblica fruizione' (spiaggia libera o spiaggia libera con servizi) una quota almeno pari al 50% dell’arenile di propria competenza, ferma restando la facoltà per ciascun Comune di stabilire una percentuale superiore. In caso di mancato rispetto di tale previsione, i Comuni non potranno più rilasciare nuove concessioni e saranno tenuti a stabilire nel proprio Pua le modalità e i criteri attraverso i quali raggiungere la percentuale suddetta alla scadenza delle concessioni in essere.

Altra novità: una equilibrata presenza di spiagge libere e libere con servizi. Secondo questo punto, i Comuni nella pianificazione della quota del 50% (di cui al punto precedente) sono tenuti a garantire, lungo tutto l’arenile di propria competenza, un’equilibrata presenza di spiagge libere e di spiagge libere con servizi. Viene introdotto a tal fine il concetto di ambito omogeneo all'interno del quale deve essere prevista una quota di spiagge libere o  spiagge libere con servizi pari almeno al 20%.

La normativa regionale precedente (Legge Regionale 13 del 2007), inoltre, prevedeva la possibilità del rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime. Rinnovo automatico che, però, era in contrasto con i contenuti della Direttiva Bolkestein, entrata successivamente in vigore in Italia (con il recepimento avvenuto nel 2010). Con la regolamentazione delle concessioni introdotta oggi viene eliminata la possibilità di 'rinnovo automatico' delle concessioni demaniali marittime rendendo così la normativa in vigore su questa materia in linea con la Direttiva Bolkestein. Viene ribadito poi che ogni concessione demaniale deve essere assegnata con procedura di evidenza pubblica.
 
Sempre da oggi, poi, è prevista l’introduzione di disposizioni fondamentali in materia di trasparenza e legalità. I Comuni del litorale, infatti, saranno tenuti a pubblicare sui propri siti istituzionali tutte le informazioni identificative relative alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative del proprio territorio, informazioni comprensive di canoni concessori e imposta regionale dovuta. La mancata pubblicazione da parte del Comune di questi dati precluderà ogni accesso alle agevolazioni finanziarie regionali destinate ai Comuni del litorale.

Ancora, se prima non era previsto niente a favore della destagionalizzazione, e solo sporadicamente alcuni Comuni e alcuni concessionari riuscivano a organizzare l’apertura di alcune attività fuori stagione, senza alcuna programmazione, da oggi è stata introdotta una norma per incentivare e regolamentare la destagionalizzazione delle attività turistico ricreative in concessione sul demanio marittimo, nella direzione di una piena fruizione delle coste per tutto l’arco dell’anno secondo regole certe, al fine di consentire un uso pubblico del mare e valorizzare anche economicamente nella stagione invernale il nostro litorale.
 
In ultimo, la nuova legge prevede ancora una pianificazione unitaria nell'utilizzo delle spiagge, con tempi certi. Finora, infatti, non era mai stato fatto un Puar (Piano Regionale Utilizzazione Arenili) nonostante una previsione di legge contenuta nella legge n° 494 del 4 dicembre 1993. Con la legge approvata oggi, si dettano, invece, tempi certi e perentori per l’adeguamento del Regolamento regionale del 2009, attualmente in vigore, sull’uso delle aree demaniali marittime per finalità ricreative (Regolamento regionale 15 luglio 2009 n. 11 sulla Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico ricreative e classificazione degli stabilimenti balneari), (adeguamento da compiere entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge) e l’approvazione del Pua regionale (entro 30 giorni dalla modifica del Regolamento).

I Comuni dovranno infine adottare, o adeguare i Pua già adottati, secondo le linee guida approvate con il Pua regionale entro 180 giorni, decorsi i quali la Regione eserciterà i poteri sostitutivi. In ragione di tale disposizione, per la prima volta nel Lazio si pongono le basi per una pianificazione unitaria dell’utilizzo delle spiagge. Nelle more dell’adozione del PUA regionale continuano ad applicarsi i PUA già vigenti e proseguono le procedure di adozione/approvazione di nuovi Pua.

Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: "La nuova legge approvata oggi in Consiglio Regionale rappresenta una riforma storica attesa da moltissimi anni. Soprattutto per la parte che riguarda la classificazione delle diverse tipologie di utilizzo del demanio marittimo e la ripartizione delle spiagge libere (o libere con servizi) per le quali prima non esisteva una equa distribuzione sul litorale e che invece oggi viene regolamentata nella misura di almeno il 50% dell’arenile per ogni Comune.  Voglio ringraziare il Consiglio Regionale per il lavoro svolto e per l’approvazione di un’altra importante riforma che porta il Lazio all’avanguardia delle Regioni italiane".

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