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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Ardeatino / Via Ardeatina

Istituto Santa Lucia, dimezzate le degenze: protesta dei pazienti sull'Ardeatina

I posti letto dell'Istituto di cura e ricerca Santa Lucia sono stati dimezzati da un decreto della Polverini. I disabili, loro familiari e sanitari hanno protestato. Malta: "Non ci rassegnamo"

Duro colpo per l'Istituto di ricerca e cura Santa Lucia che, colpito dal decreto 80 del 2010 della commissaria-governatrice Renata Polverini, ha visto tagliare 146 degenze su 325. Questo il motivo per cui, un centinaio tra disabili sulla sedia a rotelle, loro familiari e sanitari, hanno bloccato per un'ora l'Ardeatina all'altezza delle due entrate dell'istituto per la riabilitazione neuromotoria.

Il dimezzamento dei posti letto di questo centro, che tutti ci invidiavano, rappresenta una brutta ferita per la sua capacità di accoglienza, già insufficiente a reggere l’urto della domanda di assistenza non solo del Lazio (un paziente su 4 arriva da fuori Regione). Le proteste di ieri sembravano una replica di quelle di gennaio, ma allora però (era la vigilia della campagna elettorale), con i pazienti dell’Istituto, i suoi atleti in carrozzina, i medici e i fisioterapisti, c'era anche la candidata Polverini che, sfilatosi il soprabito e indossata una t-shirt con la scritta “Salviamo il Santa Lucia”, annunciò solennemente: “Darò voce alle vostre richieste: questo centro di eccellenza non può essere tradito”. Sono passati appena pochi mesi e la sua firma sotto un decreto, ne dimezza i posti letto. Di fronte alla mobilitazione dei pazienti e del personale chiamato a raccolta dalla Cgil, i vertici del centro  continuano a tacere.

“Non ci rassegniamo”, dice invece Serena Malta dal comitato “Salviamo il Santa Lucia”, e annuncia: “Chiederemo al Papa di aiutarci a scongiurare, con la chiusura dell’Istituto, la fine della speranza per migliaia di malati”.
Forti e decise anche le richieste dei consiglieri regionali, Esterino Montino e Tonino D'Annibale (Pd), Giulia Rodano e Anna Maria Tedeschi (Idv), Ivano Peduzzi (Fds) e Rodolfo Gigli (Udc): “Chiediamo a Renata Polverini  l’apertura di un tavolo istituzionale sul futuro del polo di eccellenza del Santa Lucia perché diversamente, dal 31 dicembre, la struttura dovrà procedere, come da indicazioni della AslRmC, alla disattivazione di 146 posti letto.”

“Al momento i 146 letti sono occupati da altrettanti pazienti che fruiscono della professionalità e dell’assistenza di un polo di eccellenza della nostra regione – hanno aggiunto – la logica di tagli lineari e indiscriminati sta rischiando di affossare tutto il sistema sanitario del Lazio e la vicenda del Santa Lucia è uno degli esempi più significativi del pericoloso scenario che si va delineando da qui a febbraio, mese in cui il riordino ospedaliero dovrebbe essere ormai un fatto compiuto. Tutto questo rischia di mettere  in ginocchio una delle strutture d'eccellenza della Regione Lazio, di annullare il suo potenziale di ricerca e di annullare la mobilità attiva che produce il S. Lucia. Il 20% dei ricoveri dell'Irccs infatti proviene da fuori. Crediamo si debba intervenire subito aprendo un tavolo di confronto che, senza uscire dai paletti previsti dal piano di rientro, crei le condizioni per salvare il S. Lucia. D'altra parte – hanno concluso - la stessa presidente durante la sua campagna elettorale, in questo senso, aveva fornito specifiche rassicurazioni”.

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