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Economia

Presentata la nuova App per il Turismo dei Monti Lepini

Venerdì 13 febbraio 2015 nella sala Consiliare della XVIII Comunità Montana, a Segni, è stato presentato il progetto Open Data – Sistema viario di collegamento.

Uno snodo cruciale in un anno fondamentale per l’Italia, il 2015, che vedrà protagonista l’Expo: sapori, turismo, e territorio le parole chiave individuate dall’Esposizione di Milano e rilanciate anche dall’ambiziosa proposta elaborata dalla Comunità dei Monti Lepini che può contare su un patrimonio geografico e culturale invidiabile in tutta Italia.

Alla presenza del Presidente della Comunità Montana Ettore Pucinischi, del Sindaco di Segni Maria Assunta Boccardelli e del Capogruppo Quirino Briganti, la conferenza ha illustrato il core della proposta: la realizzazione di un sistema open data che raccolga e metta a disposizione del territorio informazioni e feedback relativi all’offerta commerciale locale.

Come ci spiega Pucinischi, originariamente il progetto, così come era stato finanziato, avrebbe dovuto riguardare esclusivamente la viabilità dei Monti Lepini: “Sono stato io, insieme alla Giunta, a modificarlo, poiché volevo realizzare un progetto che riguardasse lo sviluppo turistico di questa zona. Un territorio che merita attenzione per le sue peculiarità e per le sue risorse di tipo culturale, storico, paesaggistico, ambientale e speleologico che forse pochi conoscono. Una risorsa potenzialmente immensa che soltanto grazie all’impegno, alla determinazione e alle capacità nel portare avanti questo progetto consente di valorizzare e promuovere veramente questo territorio”.

La rilevanza dei dati punta ad assumere anche un valore scientifico, oltre che promozionale, restando quindi a disposizione di tutti coloro che siano animati dalla voglia di studiare e osservare il territorio.

Un’iniziativa finanziata da Filas e dalla Comunità Europea, che permetterà la fruizione diretta dell’App che sarà visibile sul web da marzo come hanno assicurato Alessandro Lentini, Project Manager di Mashfrog e Antonio Grillo, R&D Manager di Trustmyphone (link: https://trustmyphone-01.mashfrog.com/), sviluppatori del software.

Come dichiara Lentini: “L’applicazione è uno strumento pensato per gli utenti finali e fa della semplicità il suo punto di forza, oltre il servizio di geolocalizzazione dei punti di interesse offre molte altre funzionalità. La piattaforma può essere usata sia come mezzo di condivisione che strumento di marketing. La condivisione può essere infatti accompagnata da un commento del luogo in cui ci si trova, per il quale possono essere disponibili anche sconti e promozioni. Il servizio di viabilità, figlio del web 2.0, si basa su un'idea user-centrica in cui sono direttamente gli utenti finali a produrre i dati condividendo le informazioni sullo stato di percorrenza delle tratte interessanti del territorio dei Monti Lepini in tempo reale e in modo assolutamente semplice. L'utente dunque non solo può dire quello che sta facendo in un preciso momento, ma può anche comunicare quello che sta succedendo e dove sta avvenendo.”

Fondamentale è stato e sarà l’apporto di AlternatYva: “Dal cloud computing alla connettività, passando per la comunicazione e la promozione del progetto” - come dichiara Angelo Bellizzi, responsabile Enterprise di AlternatYva.

Ospitare e conservare i dati, renderli riutilizzabili ed esportabili: questo il concept dell’azienda, che punta all’incremento della connettività con la crescita del progetto e delle connessioni al server.

Ultima ma non per importanza la parte legata alla promozione: Open Data progetto viario, gratuito per utenti ed esercenti, è strettamente legato al turismo e dipende quindi dalla sua carica virale, elemento d’ora in poi fondamentale per ogni attività commerciale del Monti Lepini.
Un aspetto da non trascurare è il contributo o meglio la sensibilità che gli esercenti avranno nell’incrementare e valorizzare al meglio il database e con esso contribuire allo sviluppo del territorio.

Come dichiara il Presidente: “Qui bisogna lavorarci molto. È necessario conoscere e comprendere le difficoltà di molte realtà commerciali, imprenditoriali e produttive del territorio. Attraverso un contatto diretto, lavorando insieme a loro con umiltà, gli faremo capire che cosa significa partecipare a questo progetto. Certo ci vuole tempo, sacrificio e dedizione ma soltanto così uno riesce ad avere la stima e l’autorevolezza necessaria per fare il presidente della Comunità Montana. Senza conoscere le esigenze del proprio territorio, non si può fare niente.”

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