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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tra un mese senza lavoro: i precari del Sida in agitazione

I lavoratori precari del dipartimento Tutela Ambientale della Provincia di Roma temono per il loro futuro. Tra un mese scadrà il contratto e nessuna comunicazione ufficiale sulle decisioni prese dall’amministrazione provinciale è arrivata

protesta_sidaSono in agitazione i lavoratori precari del dipartimento Tutela Ambientale della Provincia di Roma. Trenta persone altamente specializzate che, dopo anni di lavoro nell’amministrazione provinciale, si trovano ora con i contratti in scadenza e nessuna prospettiva certa di vederli rinnovati.

Fanno parte del progetto SIDA (Sistema integrato dati ambientali), hanno un’età variabile dai 25 ai 50 anni e alle spalle una storia pluriannuale di collaborazione con la Provincia già prima di essere assorbiti nella sua società in house Capitale Lavoro Spa. “Manca  un mese al termine del contratto e non abbiamo alcuna comunicazione ufficiale sulle decisioni prese dall’amministrazione per il proseguimento delle attività e il futuro di chi vi opera”, dichiarano i lavoratori.

Gli stessi lavoratori, da una settimana, stanno protestando nella sede di via Tiburtina per sensibilizzare le istituzioni sulla loro condizione. “Da un lato vi è il problema del precariato, che si traduce per noi nell’impossibilità di programmare un futuro fatto di progetti anche solo a media scadenza – spiegano - Dall’altro l’esigenza che la  tutela ambientale sia effettiva. E ciò richiede investimenti e impegni precisi e lungimiranti da parte dell’amministrazione”.

Gestione dei rifiuti, tutela del suolo, delle acque, dell’aria e emissioni atmosferiche sono i settori nei quali operano questi trenta lavoratori. Che ieri sera, durante la cena di chiusura della campagna elettorale di Emma Bonino, hanno consegnato al presidente della Provincia una lettera. “E’ per la fiducia che riponiamo in Lei, Presidente Zingaretti – si legge nella nota - che Le chiediamo di farsi carico del nostro futuro, interessandosi personalmente alla nostra situazione, per garantire a noi lavoratori una prospettiva più certa e all’amministrazione che Lei presiede e che da anni sta investendo su di noi il proseguimento di attività indispensabili per le gestione sostenibile del territorio”.

In attesa di una risposta ufficiale, i lavoratori proseguono nella mobilitazione a difesa del proprio lavoro. Con l’intenzione di portare a breve la protesta anche a Palazzo Valentini. “Chiediamo il rinnovo contrattuale e il passaggio alla forma a tempo indeterminato – concludono – d’altronde, come si può gestire un servizio pubblico che persegue obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso forme “insostenibili” di lavoro?”.

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