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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Policilinico Umberto I, 700 lavoratori rischiano il posto: sindacati in assemblea

La convocazione di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio. I sindacati si dicono contrari a ricorrere al lavoro interinale e sono pronti allo sciopero generale

Settecento lavoratori rischiano di perdere il posto. Sono dipendenti del policlinico Umberto I che questa mattina si sono riuniti in un'assemblea pubblica organizzata da Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio, nell'area pedonale dell'ospedale che ha raccolto la solidarietà di oltre 200 lavoratori della cooperativa Osa e del Policlinico stesso.

"La situazione è drammatica", ha detto Giovanni Fusco responsabile territoriale Cisl Fp, "Il direttore generale ha presentato un piano di riorganizzazione che prevede il licenziamento di 700 lavoratori che da oltre 10 anni lavorano al policlinico. Secondo il direttore una parte di questi verrebbe poi recuperata tramite le agenzie interinali, ma noi rigettiamo questo piano. Senza contare che se non ci fossero tutti questi lavoratori che da anni mandano avanti il Pronto soccorso, i reparti di assistenza e le sale operatorie, non ci sarebbero più servizi ai cittadini".

Nemmeno Aldo Capobianchi segretario Cgil Roma Est vede come possibile soluzione quella di ricorrere alle agenzie di lavoro interinale. "Il rapporto con la direzione è pessimo, le proposte fatte sono irricevibili. Pensare di affidarsi alle agenzie interinali significa sprecare denaro. Noi vogliamo che la Regione avvii un percorso di internalizzazione. Il presidente Zingaretti si era impegnato a trovare soluzioni ma questa non può essere mandare via il personale o ridurlo" ha commentato il Segretario.

I sindacati aspettano risposte. In caso contrario la lotta proseguirà. "I sindacati sono disposti a un confronto con il dg e con la Regione per rivedere la proposta organizzativa. Ma il 31 luglio scade l'appalto alla cooperativa Osa, quindi se entro il 10 maggio non avremo risposte scenderemo in piazza con uno sciopero generale", ha continuato Fusco. E dello stesso avviso è anche Alessandro Masella delegato Uil della cooperativa Osa che ha commentato "oggi i sindacati sono tutti uniti per sollecitare la Regione Lazio. La lotta è unica e andrà avanti finchè non si troverà una risposta contro i licenziamenti".

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