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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cartelloni, in arrivo il Prip: bando, piani di zona e più soldi al Comune

Inserito nella delibera propedeutica al bilancio previsionale 2014, è stato presentato oggi dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dall'assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori. Le associazioni: "Molto soddisfatti"

Ebbene sì, anche Roma, come qualunque capitale europea che si rispetti, avrà le sue regole per la gestione delle affissioni pubblicitarie. Meglio dopo vent'anni che mai. Il Prip (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari), inserito nella delibera propedeutica al bilancio previsionale 2014 votato in giunta, è stato presentato oggi dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dall'assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori. Che l'amministrazione puntasse a un giro di vite si era capito con la parziale revoca della delibera 116/2013, con cui è stata cancellata la sanatoria di 5 mila impianti abusivi dell'ex sindaco Alemanno. Oggi la conferma arriva con l'annuncio del nuovo impianto normativo, che pare recepire in toto le richieste di comitati e associazioni.  

Diminuzione della superficie disponibile per i cartelloni, da 200 a 130 mila metri quadri, ma con aumento delle rendite per le casse del comune, senza deturpare le bellezze archeologiche e monumentali della città. In altre parole: efficienza e decoro. Queste le chiavi della nuova gestione, che si avvarrà, e qui sta la vera svolta, di un bando per l'assegnazione delle concessioni.   

E poi la suddivisione in zone e tipi di strade, ognuna con le sue regole. Nella zona A, sostanzialmente le aree verdi, sara' vietato ogni impianto. La zona B, quella urbanizzata, e' poi divisa in sottozone. Nel Centro storico, entro le mura, saranno ammessi solo cartelloni Spqr e pubblici avvisi. Nelle altre zone saranno permessi cartelloni fino ai 3X2 con la possibilità di cartelloni più grandi solo su pareti cieche.

"È da un quarto di secolo, dagli Anni 90, che si aspettano nuove regole per questo settore- ha commentato Marino- il Prip metterà in sicurezza la città, ad esempio vietando quegli impianti agli incroci che sono pericolosi perchè distraggono o impediscono la visuale agli automobilisti e farà ordine e decoro, perchè di fatto saranno dimezzati i metri quadri totali di pubblicità che, inoltre, saranno assegnati attraverso una gara pubblica, in grande trasparenza e aumentando gli introiti per il Comune. Quello che vogliamo fare e' cercare nuove risorse senza gravare sulle tasche dei cittadini. Insomma il Prip e' davvero un passo molto importante che abbiamo fatto in maniera condivisa".

"Questo piano - ha aggiunto Leonori- arriva dopo la parziale revoca della delibera 116/2013 con cui è stata cancellata la sanatoria di 5.000 impianti abusivi. La sua approvazione e arrivata recependo le indicazioni della commissione Commercio. Il nostro obiettivo è mettere ordine al settore senza crininalizzarlo e dando a tutti la possibilità di lavorare in maniera seria".

"Siamo davvero molto contenti delle linee guida illustrate oggi dall'assessore Leonori e dal sindaco Marino - commenta Massimiliano Tonelli, del comitato Cartellopoli, da sempre impegnato contro il mare magnum dei "cartellonari" - l'impostazione dell'amministrazione è oggi esattamente sovrapponibile alla nostra quando abbiamo iniziato questa battaglia nel 2010, oltre 4 anni fa. Finalmente, dopo anni, parliamo la stessa identica lingua dell'amministrazione e i nostri concetti sono passati. Tutti. 

L'unica strada per risolvere l'enorme problema economico, di decoro, di sicurezza stradale (e anche di criminalità organizzata) rappresentato oggi dalla cartellonistica pubblicitaria a Roma è lasciar cadere le attuali concessioni e riassegnarle a pochi e qualificati operatori previo regolare bando pubblico internazionale. Non solo si creeranno posti di lavoro, non solo la città potrà avere in cambio dei servizi dalle ditte concessionarie (bike-sharing, arredo urbano), non solo si elimineranno dal tessuto economico della città degli operatori scadenti e tal volta criminali, ma soprattutto la città otterrà in cambio molti più soldi rispetto a oggi. 

Oggi Roma guadagna dalla pubblicità tanto quanto Milano essendo però 10 volte più grande, avendo molti più turisti, avendo una attrattività internazionale non paragonabile. Riformare questo settore significa far diventare il Comune più ricco e finalmente Ignazio Marino lo ha capito. E ora? E ora questo percorso non si deve interrompere e deve procedere con tempi certi e celerissimamente. Non ci sarebbe niente di peggio che lasciare le buone intenzioni sulla carta".

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