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Economia

Negozi storici: ultimi giorni per accedere ai contributi

Le domande vanno spedite al Dipartimento VIII del Comune di Roma entro il 21 gennaio. L’assessore Bordoni: “I negozi storici sono un patrimonio produttivo, culturale e sociale che l'amministrazione vuole tutelare”

Scade il 21 gennaio, il termine per presentare la domanda e partecipare al bando per i contributi ai negozi storici emesso dal Comune di Roma. Possono partecipare i titolari degli esercizi commerciali che hanno ufficialmente questa qualifica essendo inseriti in un apposito albo. Si tratta di circa 140 botteghe per le quali è previsto uno stanziamento complessivo di 300 mila euro. 

La cifra destinata ad ogni singola bottega sarà, invece, al massimo 30 mila euro. Per decidere l’ammontare esatto del contributo da destinare ad ogni bottega storica saranno presi in esame particolari requisiti tra cui gli anni di attività, la presenza di arredi d’epoca o di architetture e attrezzature d'autore all’interno del locale e l'interesse storico, tradizionale o didattico-culturale dello stesso. In caso di parità nell’attribuzione del punteggio, ad avere la precedenza saranno i negozi collocati in locali in affitto e, dopo di loro, i proprietari dei locali intestatari di un mutuo. 

In questo modo si darà un sostegno concreto alle attività che subiscono gli aumenti degli affitti e si eviterà la chiusura delle stesse. Nell’anno appena conclusosi, infatti, l’affitto troppo alto ha fatto perdere alla Capitale la “Casa delle Bambole” di via Magnanapoli ed ha messo a dura prova la sopravvivenza di molte altre botteghe storiche, tra cui la Libreria Micozzi di via Giuseppe Ferrari, aperta più di 80 anni fa. 

 “Questo bando è un segnale importante per la valorizzazione e la tutela dei negozi storici, che rappresentano per la nostra città un patrimonio produttivo, culturale e sociale che l'amministrazione Comunale vuole tutelare”, dichiara Davide Bordoni, assessore alle Attività Produttive. Contenti anche i diretti interessati che da tempo aspettavano un aiuto dall’amministrazione. Isabella Meucci, proprietaria della Libreria Micozzi: “Finalmente qualche risultato. Speriamo che questo aiuto possa salvarci”. 

Le domande vanno spedite a mezzo raccomandata a/r al Dipartimento Attività Produttive – Formazione - Lavoro del Comune di Roma che ha sede in via dei Cerchi 6.  

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