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Natale 2011, negozi aperti fino alle 22? La protesta del Codici

Negozi aperti fino alle 22 per tutto il periodo natalizio? Così si legge sul Messaggero. Il Codici denuncia la mancata consultazione dell'Associazione dei Consumatori

"Negozi aperti anche di sera, senza interruzioni, fino alla vigilia di Natale. Ztl chiusa anche nei giorni festivi, mezz'ora in più del solito. Mezzi pubblici potenziati, con l'introduzione di tre navette per lo shopping. E un bando comunale per premiare la vetrina più bella. Sarà in vigore dell'8 al 24 dicembre il piano natalizio 2011 del Campidoglio, al quale stanno lavorando gli assessori alla mobilità, Antonello Aurigemma, e alle attività produttive, Davide Bordoni". La notizia compare sulle colonne del Messaggero e a commentarla non si fa attendere il Codici, Associazione dei Consumatori, che lamenta di non essere stata consultato per la pianificazione di orari e aperture di esercizi commerciali nel periodo natalizio.

Il punto è che "la decisione di tenere aperti i negozi fino a tardi coinvolgerebbe a pieno titolo i consumatori, oltre che i negozianti – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – proprio per questo non riusciamo a comprendere la politica dell’Assessore Bordoni che, nonostante dica di volere trovare una soluzione che vada bene per tutti, omette di consultare anche gli altri  soggetti a cui è destinato il piano”. “Avremmo gradito, infatti – prosegue Giacomelli - che l’Assessore al Commercio avesse chiamato in causa non solo le Associazioni di categoria dei commercianti ma anche le Associazioni dei Consumatori”. E non sembra essere una semplice questione di politically correct fra le parti. A stabilire la necessità di consultare anche i consumatori è il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, secondo il quale gli orari di apertura e di chiusura al pubblico degli esercizi di vendita al dettaglio “sono rimessi alla libera determinazione degli esercenti nel rispetto delle disposizioni del presente articolo e dei criteri emanati dai Comuni, sentite le organizzazioni locali dei consumatori”.

Per il Codici dunque "la decisione del Comune di prolungare l’orario di apertura dei negozi fino alle 22 è illegittima in quanto non è stata assolta la funzione amministrativa secondo la quale il Comune ha l’obbligo di consultare tutte le parti sociali e tra queste, appunto, le associazioni dei consumatori. Tra l’altro, nello stesso decreto legislativo, si afferma che nei Comuni a economia prevalentemente turistica, nelle città d’arte o nelle zone del territorio dei medesimi, gli esercenti possono stare aperti senza l’autorizzazione del Sindaco". E non è la prima volta che le parti si scontrano. "Già l’anno scorso era stato inviato un ricorso al Tar per il Lazio - dichiarano dal Codici - in quell’occasione l’Amministrazione Capitolina si era salvata per una questione di interpretazione. Ad oggi, però, diffidiamo l’Assessore Bordoni dal continuare con simili metodi, in caso contrario è pronta una denuncia penale".
 

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