Licenziamenti Burberry, inizia la trattativa: "Ricollocazione o riprende battaglia"
Primo tavolo di confronto tra lavoratori e azienda, Cobas: "Non tollereremo alcun licenziamento"
Ad una settimana dalle lettere di licenziamento che hanno raggiunto i dipendenti delle boutique di Burberry di Fiumicino, con pure una giornata di sciopero e assemblee che ha lasciato i negozi del Terminal 1 e 3 con le serrande abbassate, è iniziata la trattativa tra lavoratori e azienda.
Licenziamento per le commesse di Burberry
Nove in tutto le commesse di Burberry che rischiano di ritrovarsi a breve senza lavoro. Lavoratori, perlopiù donne, che, con l'aiuto dei Cobas, stanno chiedendo a gran voce di essere ricollocate nel perimetro aziendale della griffe del lusso londinese.
Non mimose ma lettere di licenziamento: le commesse di Burberry rischiano il posto di lavoro
Il tavolo tra lavoratori e azienda
Oggi il primo tavolo. "Abbiamo respinto al mittente i licenziamenti intimati l'otto marzo e ottenuto la disponibilità dell'azienda a ragionare su un piano di ricollocazione all'interno del distretto romano" - ha detto Francesco Iacovone, sindacalista dei Cobas.
Per chi lo vorrà, solo su base volontaria, la possibilità di essere impiegato in altre città coperte dal marchio Burberry o un incentivo all'esodo.
Il sindacato: "Nessun licenziamento sarà tollerato"
"Abbiamo dichiarato il nostro obiettivo con chiarezza: nessun licenziamento sarà tollerato" - ha aggiunto Iacovone a margine del tavolo.
"Questo rappresenta un passo in avanti che però non risolve completamente la vertenza: le lavoratrici sono grintose e agguerrite, pronte nel caso a riprendere la lotta. Contiamo - ha concluso Iacovone ai microfoni di RomaToday - di chiudere la vertenza con zero esuberi. Siamo fiduciosi ma teniamo comunque la barra dritta".
Martedì 19 marzo una seconda "tappa" del confronto che vedrà coinvolto tutto il distretto di Roma.