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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Legge contro l'affitto in nero: i cittadini risparmiano, lo Stato guadagna

Da tre mesi è in vigore la nuova legge sugli affitti: contratti regolari e canoni dimezzati. Unione Inquilini Roma ha reso noti i dati emersi da queste prime settimane di operato

Più soldi nelle tasche degli inquilini e nelle casse dello Stato. A perderci? Affitti in nero e canoni capestro, messi in ginocchio dal nuovo sistema. E' in estrema sintesi quanto emerso dai primi risultati della "Campagna nazionale contro i canoni neri" promossa dall'Unione Inquilini a Roma in seguito alla entrata in vigore dell’art 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 23 del 2011. Le nuove norme hanno dato la possibilità agli inquilini, registrando il contratto, di averne uno regolare modello 4+4 e un affitto mensile (calcolato sul valore catastale dell'immobile) ridotto mai meno del 70%. Quasi una magia che ha dell'incredibile e che ha lasciato sbalorditi gli inquilini di San Lorenzo, uno dei primi casi seguiti, che hanno visto scendere il canone da 800 a 80 euro, o Enrico, affittuario di Torpignattara, che adesso paga 300 euro al mese mentre prima ne pagava 1100. Solo alcuni dei 450 tra studenti, lavoratori, immigrati e famiglie seguiti da Unione Inquilini nella procedura.

DATI - "Una media di riduzione dell’affitto rispetto al canone a nero mai inferiore al 70%, un risparmio mensile medio di circa 700 euro, annuale di 8400 che, moltiplicato per  i 450 casi seguiti, da un totale risparmiato di 3.780.000". Se poi si prende in considerazione gli 8 anni garantiti dal contratto regolare allora la cifra guadagna uno zero diventando 30.240.000.  E' la rivoluzione in cifre del mercato nero degli affitti e a dichiararla è Massimo Pasquini, della Segreteria di Unione Inquilini Roma, che ha buttato sul tavolo i numeri dei primi mesi di operato. "Con le registrazioni da noi assistite - ha dichiarato Pasquini - l’Agenzia delle entrate ha avuto un introito di oltre 500.000 euro (circa un miliardo delle vecchie lire) e gli inquilini hanno ottenuto un triplo successo: la stabilità abitativa con un contratto regolare di 8 anni, un canone basso e la sottrazione di risorse agli speculatori che affittano case con contratti a nero e senza registrazione, ottenendo al contempo un innalzamento del reddito e una migliore qualità della vita avendo più soldi a disposizione".

Un vero successo insomma, nonostante qualche ostacolo burocratico segnalato dallo stesso sindacato. "Estremamente negativo è stato l’atteggiamento degli uffici delle Agenzie delle Entrate - ha continuato Pasquini - che non tenendo conto né delle campagne televisive contro gli evasori fiscali, né della circolare nazionale del 1 giugno 2011 continuano a frapporre difficoltà agli inquilini arrivando al punto che ogni agenzia applica meccanismi diversi e spesso anche all’interno della stessa agenzia delle entrate i funzionari applicano meccanismi diversi per la registrazione.

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