rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Via Anagnina

"Duecento euro in meno in busta paga": dipendenti Ikea sul piede di guerra

La denuncia è della Flaica di Roma: eliminati gli straordinari della domenica, le indennità di malattia e i buoni pasto: in meno 200 euro su ogni busta paga. Presidio dalle 9 alle 14

Un'altra storia di tagli, l'ennesima, che riguarda la grande distribuzione romana. Alle liste di scioperi che nei mesi scorsi hanno interessato la capitale, dopo CarrefourAuchan e MediaWorld, si aggiunge l'Ikea. Domani, 6 giugno 2015, infatti, i lavoratori romani manifesteranno davanti alla sede di via Anagnina, rappresentati dal sindacato Flaica.

Però talvolta non si tratta di licenziamenti, no, bensì 'solo' di tagli allo stipendio. Tagli come nessuno se li aspetta da un'azienda con 151.000 lavoratori, un fatturato annuale di 29 miliardi, 21 punti vendita in Italia e 6587 occupati. Ma, evidentemente, nemmeno i dipendenti Ikea possono dirsi al riparo dalle manomissioni stipendiali. "Il 29 maggio scorso il colosso svedese ha deciso unilateralmente di disdire i contratti integrativi aziendali: si tratta di tagli importanti della retribuzione dei lavoratori che causerà la perdita di quasi 200 euro netti in busta paga. E stiamo parlando di stipendi già al limite del vivere dignitoso - ha spiegato Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica Roma - Gli integrativi previsti finora che i vertici Ikea hanno deciso di tagliare, senza neppure consultare i sindacati, riguardano in particolare le maggiori domenicali, le integrazioni sull’indennità di malattia e i buoni pasto".

In sostanza, è la denuncia della Flaica di Roma, 200 euro netti in meno in busta paga, ogni mese. E senza nemmeno consultare i dipendenti o i loro rappresentanti sindacali. "In più, l'azienda sta allungando gli orari di apertura dei negozi. E, a fronte di un monte ore maggiore o più flessibile, lo stipendio diminuisce", ha aggiunto Desiderati. Situazione che si ripete, identica, nei due punti vendita della capitale, ovvero Porta di Roma e Anagnina. In tutto, 1.000 dipendenti, tra addetti vendita, al ristorante interno al negozio e impiegati del settore logistica, che lavora quasi 24 ore al giorno.

"In più, i lavoratori Flaica avranno un altro motivo per scioperare: perché all'interno dei negozi Ikea la democrazia è imbavagliata. Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno deciso che non siano più i lavoratori a eleggere le loro Rsu (rappresentanze sindacali); ma queste vengono nominate dall'alto, dai vertici del sindacato - ha spiegato ancora Desiderati - I nostri iscritti sono stanchi di non avere voce in capitolo in azienda pure essendo molto rappresentanti. E' un peccato che aziende importanti a livello mondiale come è Ikea solo in Italia non consentano ai lavoratori di eleggere direttamente i loro rappresentanti sindacali, invece di accontentarsi di nomine burocratiche dettate dalle gerarchie sindacali".

"La Flaica sarà a fianco ai suoi lavoratori in presidio dalle 9 alle 14 alla sede di via Anagnina - ha annunciato il sindacato - Abbiamo motivo di credere che ci sarà una partecipazione discreta, perchè è la prima volta che in una azienda come l'Ikea si toccano in questo modo gli stipendi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Duecento euro in meno in busta paga": dipendenti Ikea sul piede di guerra

RomaToday è in caricamento