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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Rifiuti, la disinformazione ha un prezzo: 80 milioni in meno nelle casse del Comune dal 2009

Una lettera dell'Associazione Roma Città Nostra ad ANCI e Federambiente rimprovera le Associazioni di avere intenzionalmento taciuto strategie più produttive per la gestione dei rifiuti, in favore di accordi pregressi con Comieco

L'Associazione Roma Città Nostra intenta una "catilinaria" nei confronti di ANCI e Federambiente. La questione è ancora una volta il problema rifiuti. Pare che, dinanzi alla possibilità di opzioni favorevoli economicamente ai Comuni e alle loro Cittadinanze, le due associazioni abbiano preferito "fare orecchie da mercante", privilegiando accordi pregressi e veicolandoli come unica alternativa possibile.

LA LETTERA - La Lettera fa riferimento ad una categoria specifica di rifiuti, la carta e il cartone, i più prodotti sul territorio, ma anche quelli con il valore economico più alto. Ne consegue siano evidentemente una risorsa tanto per il Comune, quanto per l'Azienda d'Igiene.

L'ACCORDO - L'ANCI e il CONAI hanno sottoscritto un accordo con COMIECO, Consorzio di Filiera dei materiali cellulosici. In termini semplici, in base a questo accordo, tra il Comune e l'acquirente, il COMAI funge da tramite, spezzando il legame diretto col commerciante. Un accordo suicida, dal momento che, secondo i dati pubblicati dal COMAI, il corrispettivo a favore del Comune è sempre di almeno 25 euro/tonnellata inferiore alla quotazione della CCIAA che rappresenta il valore di mercato.

L'ALTERNATIVA TACIUTA - Roma Città Nostra pone all'attenzione di ANCI e Federambiente quella che chiama “Opzione 1”, ovvero l'alternativa al “Sistema amministrato Comieco” di cui non esiste traccia sui siti delle associazioni, presumibilmente perché si tratta di un'informativa scomoda.

IL LIBERO MERCATO - L'Opzione 1 è il cosiddetto Libero Mercato. Il Comune prenderebbe accordi direttamente con gli acquirenti, senza passare per alcun medium. Un'alternativa scelta in realtà da pochissimi Comuni, ma che in realtà risulta estremamente più produttiva. Infatti, il rapporto diretto con il cliente riduce nettamente i costi. Inoltre, la concorrenza trai commercianti consente di selezionare di volta in volta il miglior offerente, garantendo notevoli guadagni. Secondo una stima, la differenza tra le due opzioni è circa di 25/27 euro per tonnellata. E il passaggio costerebbe la spesa per l'invio di una lettera raccomandata.

NEL 2009 - L'Opzione 1 è stata introdotta e resa possibile dal 2009, anno in cui è invece stato rinnovato l'accordo con Comieco... Il risultato è una perdita, tra il 2009 e il 2011, di almeno 81.121.839 euro, calcoli stimati su un'ipotesi minimale.

INTERROGATIVI - Roma Città Nostra interroga ANCI e Federambiente e l'opera di disinformazione da loro condotta. Non si spiega perché una scelta evidentemente più comoda sia stata scartata in favore di un'alternativa più onerosa per i Comuni e per i contribuenti. Il 31 dicembre scadrà l'accordo sottoscritto da Anci e Conai per l'mministrazione Comieco. L'Associazione domanda cosa accadrà in sede di revisione del contratto, se verrà rinnovato semplicemente,  o se sarà piuttosto “rinegoziato”, e, in tal caso, come?.

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