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Economia

Al via l'operazione spiagge: barriere artificiali per riportare la sabbia

Al Big Blu presentati una serie di progetti per il ripascimento delle spiagge del Lazio ed una serie di iniziative eco sostenibili per migliorare l’ambiente e l’attrazione turistica

Si è tenuto ieri, presso lo stand dell'Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio al Big Blu, il convegno "Fatti concreti per il mare del Lazio: il Piano di Assetto Idrogeologico". Nel corso dello stesso sono stati presentati una serie di progetti per il ripascimento delle spiagge del Lazio ed una serie di iniziative eco sostenibili per migliorare l’ambiente e l’attrazione turistica.

BARRIERE - Tra i progetti più importanti quello relativo al posizionamento di barriere artificiali integrate con l’ambiente naturale. Si tratta di scogli frangiflutti che dovrebbero permettere la ricostruzione delle spiagge senza ricorrere agli strumenti usati in passato di riposizionamento della sabbia.

Le barriere marine verranno posizionate prima dell’estate a partire dalla zona di Anzio-Nettuno per scendere a sud verso la costa pontina. I lavori dovrebbero terminare prima della stagione estiva per consentire un ripascimento effettivo in 2-3 anni.

TUTELA ITTICA - E' stato presentato anche un altro progetto, questa volta finanziato dall'Ue con 1,4 milioni di euro, che mira alla tutela ittica e dell’eco sistema marino in particolare con la coltivazione delle praterie di poseidonia.

"REGIONE LAZIO" - L’ente regionale ha presentato anche “Regione Lazio”, un’imbarcazione che svolge attività di ricerca e monitoraggio dei fondali marini, con particolare attenzione per le zone portuali.

"E’ necessario intervenire attraverso politiche di prevenzione che vadano a mitigare o addirittura eliminare le situazioni di rischio - ha affermato l’ingegnere Giuseppe Tanzi, direttore regionale dell’assessorato all’Ambiente – Oggi per la prima volta si parla di difesa della costa intesa come dissesto gravitativo. Si abbandonano i vecchi schemi per volgere lo sguardo a nuove tipologie di approccio incentrate sulla prevenzione. I progetti messi in atto dall’assessorato guardano al mare in maniera integrata, in un’ottica di sviluppo sostenibile di tutte le problematicità specifiche del mare".

"Sono stati stanziati 120 milioni di euro di cui oltre il 50% dedicato a progetti per la tutela della sicurezza costiera. Vogliamo garantire una balneazione sicura a tutti i cittadini e questo deve essere raggiunto attraverso interventi per la ricostruzione del litorale e la depurazione delle acque. L’Assessorato all’ambiente deve svolgere un ruolo di traino - ha dichiarato l’assessore Marco Mattei - e non deve limitarsi a porre vincoli e divieti, ma incrementare lo sviluppo economico, anche attraverso la definizione di linee guida che preservino le coste e gli habitat naturali dall’intervento dell’uomo e dalle calamità naturali. La sicurezza del suolo e delle coste deve venire prima di tutto, anche del desiderio imprenditoriale. Da luglio abbiamo accelerato i progetti già in atto, stanziando ulteriori 60 milioni di euro in difesa delle coste e del mare."

Sono, inoltre, intervenuti al dibattito Bruno Placidi, segretario generale PAI - Piano Assetto Idrogeologico, l'Ing. Paolo Lupini dirigente CM-GIZC Centro Monitoraggio Gestione Integrata Zona Costiera.
 

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