La denuncia degli Archeologi: "Italgas ci paga 5 o 7 euro all'ora"
L'Associazione Nazionale Archologi si appella alle amministrazioni competenti per la revisione dei contratti stipulati da Italgas con i suoi Archeologi: "Rivedere i contratti senza calpestare la dignità"
Cinque o sette euro lordi all'ora. E' il tariffario orario degli archeologi ingaggiati da Italgas. l'Associazione Nazionale Archeologi denuncia contratti “Lesivi della dignità umana".
IL LAVORO DEGLI ARCHEOLOGI PER ITALGAS - Sono stati chiamati a supervisionare i lavori per la realizzazione delle trincee per la posa di nuove tubature in caso di ritrovamento di reperti archeologici. Il Comune ha infatti affidato all'azienda tutta la rete di fornitura gas della Capitale e che gli scavi portino alla luce materiale storico è un'ipotesi abbastanza verosimile in una città come Roma, il cui suolo continua a rivelare antichità nascoste.
"CIFRE RIDICOLE" - Qualcuno di loro ha persino due lauree. Lavorano sei ore al giorno, guadagnando dai 30 ai 42 euro al giorno. “Il distributore chiede infatti alle imprese archeologiche il massimo ribasso rispetto a cifre già di per sé ridicole: sette euro e mezzo lordi all'ora, - spiega Salvo Barrano, presidente dell'Associazione Nazionale Archeologi, - comprensivi perfino degli oneri per la sicurezza”.
ALL'ORA, OLTRE 15 EURO IN MENO DI UN OPERAIO - Barrano confronta la paga degli archeologi di Italgas con il costo orario reale di un operaio comune, 23,03 euro: “un trattamento vergognoso, subito da professionisti di alta specializzazione”.
SOSPENDERE I CONTRATTI - Nonostante le richieste di confronto con l'azienda, Italgas si è dimostrata sorda alle richieste dei suoi dipendenti. L'associazione degli archeologi si rivolge ora alle amministrazioni coinvolte, tra cui il Comune di Roma. L'obiettivo è la sospensione dei contratti “rivedendo le condizioni e imponendo importi unitari a base d'asta concordati che non calpestino la dignità degli archeologi”.