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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Cibo e bevande nelle edicole: "Stangata per i bar"

L'Associazione Esercenti Bar e Gelaterie di Roma ha ribadito il proprio 'no' all'idea lanciata dalla lista civica Marino per far fronte alla crisi delle edicole

Bibite e alimenti accanto ai giornali. La novità per far fronte alla crisi delle edicole romane è stata lanciata dalla lista civica Marino con una mozione specifica del 24 ottobre scorso: e se anche i giornalai vendessero cose da mangiare e da bere? Ieri la discussione in Commissione Commercio insieme all'Associazione Esercenti Bar e Gelaterie di Roma, che ha espresso nuovamente la totale contrarietà al progetto

Claudio Pica (Direttore dell’Associazione Esercenti Bar e Gelaterie) che era stato il promotore dell’incontro, è intervenuto illustrando per filo e per segno le problematiche dell'iniziativa. La prima è etica: anche i bar sono travolti dalla crisi, e vendere bevande nelle edicole sarebbe come tappare un buco e aprire una voragine.

"Non si può fare una guerra tra poveri sotto la scure della crisi del sistema della vendita dei giornali - spiega in una nota stampa - la crisi colpisce gli edicolanti, per via del crollo della vendita dei prodotti editoriali, ma anche i Pubblici Esercizi non se la passano bene con una diminuzione degli incassi di circa il 15-20%. Noi, per esempio, subiamo l’assalto dei distributori automatici e nei bar si va sempre meno". 

Poi ci sono le problematiche tecniche. "Come ovviare all’ipotesi di un magazzino per conservare i prodotti? - continua Pica - come poter tollerare la possibilità che non si ottemperino alle norme di igiene, vendendo giornali ed altri prodotti cartacei, fornendo ai clienti prodotti enogastronomici preconfezionati senza le dovute accortezze visto che la carta traspirante di molti snack, può trasmettere germi e sostanze comunque nocive. Inoltre c’è il problema dei sistemi di refrigerazione ed esposizione che diventerebbero ingombranti e “danneggerebbero” la stessa vendita dei prodotti delle edicole. 

Insomma – conclude – ci è sembrata una mossa piuttosto avventata e anche il Presidente ci ha dato atto che la materia merita un approfondimento mirato. Quello che ci conforta – sottolinea Claudio Pica – è che abbiamo ravvisato una grande disponibilità da parte del Presidente Orlando Corsetti e degli altri componenti la Commissione, nel venire incontro alle tante problematiche che attanagliano il settore Pubblici Esercizi e abbiamo calendarizzato alcuni incontri per definire al meglio proposte ed iniziative per rilanciare il settore”. 

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